“E’ vero che ormai la fase della campagna elettorale è partita ed è pur vero che appare facile gettare fango sull’attuale Consiglio Comunale e sull’Amministrazione del desolante Maestro Manganella”. A parlare è l’avvocato Gaetano Airò, consigliere comunale d’opposizione.
“Premesso – continua – che ciò che si afferma ha un fondo di verità, resta da chiedersi, e ce lo chiediamo, se non siamo in presenza di una azione politica, di una vera e propria strategia politica, e mi assumo tutta la responsabilità di quello che dico, tesa a colpire, sul piano dell’immagine e della credibilità, chi come me e come altri colleghi hanno operato per il solo bene del paese. E se così è, c’è da chiedersi, perché e chi vorrebbe attribuire il fallimento politico ed economico del nostro comune al consiglio comunale nella sua interezza? Perché e chi ci vorrebbe isolare e indebolire, infliggere un duro colpo colpevolizzando un’intera comunità, e con essa un intero territorio, attraverso la strategia del dubbio sull’esito elettorale e sulle persone?” Airò si pone le domande e si da le risposte.
“La mia non è una sorta di sorta di autodifesa timoroso di conseguenze sul piano politico e non scrivo nemmeno per difendere l’amministrazione comunale, che ha tutte le responsabilità politiche per ciò che sta accadendo in questi mesi, grazie ad un sindaco politicamente incapace che spinto solo dal suo io e preso solo da un attaccamento istituzionale e gestionale ha completato il suo capolavoro di distruzione della città. Scrivo per ribadire e affermare ciò che penso. Io, e tanti dei consiglieri comunali dell’opposizione, e sono sicuro di poter parlare a nome loro e di interpretare il pensiero e la volontà della stragrande maggioranza dei miei concittadini, sosteniamo, senza riserve, ogni azione e ogni sforzo volto a raggiungere il superamento di questa fase cosi difficile per la nostra città, ma non accettiamo, da chi è stato responsabile in questi anni, rappresentando le istituzioni e avendo ricoperto cariche, di attribuire il loro fallimento ad altri o a chi come me ha dato un contributo per il bene del paese”.
E’ lo sfogo di Airò, ma anche di una parte del Consiglio comunale, che pur cosciente di assumere responsabilità personali ha avuto il coraggio di votare importanti atti per la collettività, scegliendo spesso il male minore. E poi, impostare una campagna elettorale, quasi esclusivamente, su un giudizio sommario dell’attuale amministrazione e consiglio comunale, sarebbe la conferma che non si vuole, davvero, girare pagina. Ci vogliono programmi seri, gente in grado di eseguirli e un elettorato determinato e consapevole dell’enorme importanza del voto.
1 commento
Concordo con l Amico Consigliere Gaetano Airò
Parlando di programmi seri aggiungo
“Programmi partecipati” I L F 30.