Stasera sulla collina San Francesco è arrivata tanta gente al assistere al “Concerto della speranza e dell’accoglienza” organizzato dai Frati Francescani.
Si è esibita, sotto il barcone Peskador, la storica “Compagnia di canto popolare favarese” gruppo nato proprio a Favara nella fine degli anni 60’. Proprio l’anno scorso, uno dei leader della compagnia, Maurizio Piscopo (insieme a Salvatore Ferlita), ha pubblicato un libro dal titolo “Merica, Merica.
Viaggio verso il nuovo mondo” che parla proprio dell’emigrazione, tema centrale della serata. Il concerto è stato un vero e proprio percorso musicale, tradizionale e popolare che ha portato il folto pubblico presente a meditare sul nostro passato di migranti (anche se oggi l’emigrazione dei favaresi, è un fenomeno che purtroppo esiste ancora) che è stato rapportato con il dramma che oggi vivono milioni di immigrati, provenienti dall’Africa, per cercare riparo e accoglienza in Italia e in Europa.
Il pubblico ha particolarmente apprezzato canzoni come “Sicilia Bedda o “La partenza pi la Merica”. Non a caso, qualcuno, ha dato vita ad un simpatico trenino, balli e cerchi umani.
La Compagnia di canto popolare favarese ha anche intonato pezzi musicali di artisti come Giovale e Giuliani. Questo concerto è stato un viaggio storico per Favara dato che si sono cantate delle canzoni che raccontavano dei barbieri, ( che erano dei veri e propri tutto fare) delle solfare e soprattutto dei “carusi” che lavoravano all’interno dei strettissimi cunicoli delle nostre miniere, oggi dismesse.
Fra Giuseppe ha ricordato che qualcuno, è arrivato a pensare che questo barcone è abusivo. Mentre dovrebbe ricordarci le sofferenze di popoli che vivono le guerre civili e la povertà.
Il prossimo appuntamento con il “Concerto della speranza e dell’accoglienza” si terrà martedì 5 gennaio, sempre in piazza Belvedere, dove ad esibirsi sotto il Peskador saranno i Route 66. Per l’occasione arriveranno i Re Magi e saranno liberate il volo tante lanterne.
