Quella di Davide Romeo è stata ed è una delle due “dichiarate” candidature a sindaco, l’altra è quella di Gerlando Nobile. E’ chiaro che le altre sono ancora in discussione e molto presto si ufficializzeranno.
Adesso, Romeo ribadisce la sua scelta.
“Anche se da giovanissimo – ci dice – sono stato consigliere comunale e dirigente di partito (prima nel PSI e poi in F.I), da anni oramai faccio come mestiere l’imprenditore. Veramente tento di sopravvivere in una terra difficilissima sia per i giovani e per chi come me vuole intraprendere un’attività autonoma.
Detto ciò, avevo lanciato la mia candidatura, come momento sopratutto di provocazione nei confronti dei partiti e della politica locale, pensando che si aprisse un dibattito aperto e trasparente nella nostra cittadina.
Ahimè questa volta sono stato sonoramente smentito nella mia previsione!”
Ha perso la scommessa con se stesso Davide Romeo, ma doveva aspettarselo. Tranne, infatti, Rifondazione comunista, a turno e, a volte, contemporaneamente tutti i partiti hanno fatto parte dell’amministrazione Manganella.
“”Noto – continua – un nascondersi, il camuffarsi in lista civiche, i cambi di casacca e colore politico per un ipotetico e probabile posto di assessore o altro.
Neanche un dibattito sull’amministrazione Manganella c’è stato, comprendo anche le ragioni, ovvero nella giunta e nella maggioranza dell’attuale sindaco ci sono proprio tutti, il PD, l’NCD, i renziani, i cespugli crocettiani ecc ecc.
Da queste evidenti considerazioni, visto che nell’area moderata e di centro destra, i partiti si sono letteralmente ritirati dalla scena e alcuni loro leader tradizionali sono passati con i “renziani”, rimango candidato, il candidato di chi è moderato e di destra nel mio paese, degli artigiani e commercianti, degli imprenditori, di chi è alternativo a Manganella, a Crocetta, candidato di chi vuole cambiare.
Almeno cosi, il cerino che mi rimarrà in mano, mi scotterà di meno”.
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Ovviamente si ritirerà prima di prendere l’unico voto che è scontato che abbia, il suo.