Con l’acusa di estorsione, danneggiamento aggravato e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Licata, nella serata di ieri, hanno arrestato in flagranza di reato Raimondo Bennci, classe 1993, disoccupato licatese, già noto alle Forze dell’Ordine. In particolare i Militari intervenivano presso l’abitazione di una coppia di pensionati, accertando che Bennici, nipote dei poveri malcapitati, dopo aver messo a soqquadro l’abitazione, devastando alcuni arredi, aveva minacciato ripetutamente entrambi al fine di farsi consegnare la somma contante di euro 20. Estorsione che perdurava da diversi anni, costringendo quotidianamente gli stessi a cedergli con minacce e violenze somme di denaro in contanti variabili tra 10 e 50 euro.
Attivate le ricerche i Carabinieri rintracciavano il 23enne disoccupato licatese mentre era si trovava all’interno di un bar di Corso Filippo Re Capriata, il quale sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di centimetri 17, nonché di una pistola a salve “Bruni” calibro 8 priva del tappo rosso e della somma contante di euro 15.
Pertanto le due armi venivano poste sotto sequestro, mentre la somma di denaro estorta veniva restituita ai due nonni. L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva associato presso la Casa Circondariale di Agrigento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.