“Intervengo sulla polemica innescata dal sindaco contro la stampa locale per la nota della Corte dei conti sul piano di riequilibrio”.
A parlare in difesa della Stampa, che ringrazia, additata molto spesso come controparte se non proprio come nemico dal sindaco Rosario Manganella, questa volta è il consigliere comunale Antonio Palumbo. L’esponente di Rifondazione comunista fa riferimento alla nota di Manganella e in particolare alla frase: “Alcune Cassandre della politica locale e qualche rappresentante della stampa stanno diffondendo notizie non corrette sulla convocazione da parte della Corte dei Conti della Regione Sicilia sul Piano di riequilibrio finanziario (art. 243-bis Tuel)”.
“Il problema – a parlare è Antonio Palumbo – sta proprio in questa frase, “stanno diffondendo notizie”, la preoccupazione del sindaco sta proprio nel fatto di diffondere notizie e a lui e alla sua giunta da fastidio che qualcuno informi i cittadini su quello che sta accadendo”. Ma se la Stampa informa sulle vicende del Palazzo e nella fattispecie sulla delicata e importantissima questione del Piano di riequilibrio finanziario, il sindaco tiene all’oscuro della vicenda, o comunque tarda ad informare i coprotagonisti del Piano, ovvero i consiglieri comunali.
Antonio Palumbo lo dice a chiare lettere. “Gli unici ad aver diritto a lamentarsi sono in realtà i consiglieri comunali che, dopo tanti interventi e dopo aver chiesto continuamente notizie riguardanti il piano di riequilibrio, hanno dovuto apprendere dalla stampa”. Ovvero della convocazione della Corte dei Conti a seguito dell’istruttoria eseguita dalla competente Commissione del Ministero dell’Interno e dei suoi contenuti non certo felici, “nulla era stato comunicato in Presidenza, almeno fino a ieri mattina, e questo – afferma Palumbo – è un fatto gravissimo”.
Ma il primo cittadino non si scaglia solo contro la stampa. Secondo il responsabile di Rifondazione comunista: “Questo continuo scagliarsi contro la stampa e contro qualsiasi cittadino (politico o non) a mezzo stampa o sui social, da parte di questa amministrazione, denota uno strano nervosismo che poco si spiega con una compagine che tra qualche mese toglierà il disturbo”. Ma perché questo nervosismo? “Può essere spiegato solo dalla volontà di questa amministrazione di proseguire nell’opera di distruzione avviata 5 anni fa, candidando qualche suo elemento alle prossime elezioni. Se effettivamente fanno sul serio – continua Palumbo – allora è meglio che comincino a finirla con questi atteggiamenti. Stanno cercando di avvelenare il clima buttandola in caciare, stanno sparando le ultime cartucce e lo fanno in modo sbagliato, cercano di appropriarsi di tutto quello che di positivo succede in città, mentre in realtà hanno rappresentato e continuano a rappresentare un ostacolo a qualsiasi cosa si possa fare nella nostra Favara”.
Su un altro passaggio dell’intervento del Sindaco: “Qualche malpensante (non so cosa ci guadagnerà) si augura addirittura che il Comune vada in dissesto, scordandosi che, se malauguratamente ciò dovesse realmente accadere, i danni per i dipendenti e per la collettività saranno ingenti ed irreparabili” il consigliere di Rifondazione la pensa così. “Penso sia l’ora di finirla di utilizzare il possibile dissesto come uno spauracchio, paragonandolo al male assoluto; il dissesto alla fine ci sarà a dispetto di quello che continua a dire il Sindaco e penso anche che sia la soluzione migliore per la città, certo una sconfitta per tutti, una tragedia , ma comunque una soluzione che ci permetterebbe di ripartire da zero”.
Daltronte il Piano di riequilibrio porterebbe le stesse conseguenze dal punto di vista dei sacrifici richiesti ai cittadini. “Il Piano non ci permetterebbe di ripartire da zero – conclude Palumbo – limitando l’operatività delle prossime amministrazioni e creando ulteriori debiti che dovranno comunque pagare i cittadini”. Cittadini, quindi, che hanno diritto ad essere informati, di sapere di fatti e misfatti in modo tale da poter valutare ed esprimere il proprio giudizio.