L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento rilancia l’azione di screening oncologico per il tumore del colon retto in tutto il territorio della provincia. Grazie al rinnovo di una convenzione tra l’Asp, l’Atifar Federfarma e le farmacie agrigentine, l’Azienda potrà offrire continuità alle azioni di prevenzione e di diagnosi precoce della malattia. In ragione di ciò il Servizio di sanità pubblica, epidemiologia e medicina preventiva del Dipartimento di prevenzione Asp invita tutti i cittadini che hanno ricevuto la lettera di invito allo screening e non hanno ritirato il kit a recarsi presso la propria farmacia.
I programmi di screening oncologico rivestono notevole importanza poiché si propongono di ridurre la mortalità nella popolazione che si sottopone a controlli per la diagnosi precoce di neoplasie. L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento investe da tempo molte energie nelle azioni di prevenzione e di sensibilizzazione collettiva e, nel recente passato, una campagna informativa particolarmente apprezzata ha addirittura avuto come testimonial l’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro. Allo stato attuale gli screening in grado di ridurre la mortalità dovuta ai rispettivi tumori, inseriti nel piano sanitario nazionale delle neoplasie suscettibili di prevenzione mediante screening, sono tre: lo screening del tumore della cervice uterina e quelli della mammella e del colon retto.
Il carcinoma del colon retto rappresenta una delle patologie cancerose più frequenti nella popolazione. “E’ assolutamente importante – si legge in una nota diffusa dal Servizio di Epidemiologia – che i cittadini si sottopongano ai programmi di screening organizzato, al fine di consentire la diagnosi precoce della neoplasia o dei precursori costituiti dagli adenomi”. Il programma di screening del colon retto prevede l’effettuazione dell’esame del sangue occulto nelle feci e, in caso di positività al test, un esame di approfondimento, costituito dalla colonscopia. Il kit per l’esame si ritira in farmacia e comprende una provetta per il prelievo del campione di feci. Nelle azioni di prevenzione risulta di fondamentale importanza il contributo offerto da Atifar Federfarma e dalle farmacie del territorio della provincia, impegnate sia nelle fasi di distribuzione che di riconsegna dei kit.