Non ha soldi per pagare. Giuro, non può pagare. Non può perché, dopo una vita di girare i cantieri di tutta Italia, ultracinquantenne si trova disoccupato, non può pagare perché… Ve la racconto tutta, devo. Non è un caso isolato e per questo con la rabbia nel cuore ne parlo. Rappresenta migliaia di casi disperati ai quali non può essere negato il diritto all’acqua, bene irrinunciabile.
Non lavora, ha sopportato gravissime malattie in famiglia, purtroppo finite nel peggiore dei modi, non ha soldi, ma se non paga il debito con Girgenti acque gli verrà negata pure l’acqua.
Si è rivolto al Comune, ma conosciamo bene la situazione finanziaria dell’Ente, con il risultato di non potere essere aiutato. Del resto, dicevo, non è un caso isolato.
Intanto, viviamo in uno Stato che si dice solidale, che si fonda sul lavoro e l’acqua è un bene universalmente riconosciuto irrinunciabile. Ora, quando uno non riesce a rispettare gli impegni assunti si dice che sia fallito. Allo stesso modo il sistema nel quale viviamo è clamorosamente fallito, ché il protagonista della nostra storia cerca un lavoro e non lo trova, ha diritto all’acqua, bene universale, e gli sarà negato, chiede aiuto e non lo riceve.
I capoccioni dalla politica, in particolare gli eroi nostrani, dovrebbero comprendere che il taglio di qualsiasi presa per impossibilità a pagare il servizio è un fallimento dello Stato e del suo sistema. Nulla ha da vergognarsi il nostro concittadino per la sua condizione economica, siamo noi, viceversa, che dovremmo renderci conto del generale fallimento del governo della cosa pubblica.
Io ho dato la notizia, voi in migliaia la leggerete e la leggeranno anche i “capoccioni” della politica che, nella stragrande maggioranza, non hanno tempo per le analisi del territorio, per trovare le soluzioni ai problemi del popolo, ché sono presi a ragionare su altre cose.
4 commenti
Si può restare indifferenti di fronte ad un caso del genere ? Credo proprio di no……Non so di concreto cosa, (al di là che privati cittadini possano fare e forse per questo caso faranno….) possano fare le autorità preposte, ognuno per la sua parte e nel suo ruolo……se, per esempio, sia prevista la possibilità di emanare un’ordinanza di “somma urgenza” per assicurare almeno quel minimo quantitativo di litri di acqua giornaliera cui ogni persona pare abbia diritto (come l’aria per respirare)…..un diritto garantito dalla legge naturale forse anche dalle legge solennemente promulgata dall’ONU sui diritti fondamentali ………..Di fronte a situazioni eccezionali non ci sono leggi…..Necessitas non habet legem ….diceva il diritto romano…..o la civiltà consiste nel ritornare indietro….nella legge della giungla….
Voglio contribuire al pagamento della bolletta del cittadino. Dopo di cio’ non avendo nessuna voce in capitolo non posso fate altro.il mio impegno pero’ in caso di vittoria sara’ massimo per la risoluzione di questa priblematica.
Basterebbe non far pagare a coloro che non hanno lavoro l’erogazione minima indispensabile di servizi che servono per avere una vita dignitosa.
Caro direttore di SiciliaON PRESSE…scusami se intervengo di nuovo….perché ritorno proprio adessoo da Agrigento-Villaseta per la concelebrarione del Giovediì santo mattina….una concelebrazione con oltre 150 sacerdoti della nostra arcidioces col card. don Franco- e mi avvicina unconfratello,che in genere è abbastanza infomato, percomunicarmi che sull’argomento di cui sopra e dicui è venuto a conoscenza con Sicliaonpresse, leggendo il mio post che ha condiviso, mi ha detto che a lui risutlta che il Comune di Favara negli ultimi anni non ha messo a disposizione dei cittatdini la somma pattuita ed offerta da Girgenti-Acque per i casi di famiglie bisognose…….Se fosse vero…sarebbe assurdo…ed incredibile !…..chiunque sta leggendo questa mia notizia, che quel sacerdote mi ha anche incaricato di diffondere …se fosse vero….se in grado di provvevdere ….ha il dovere in cocsienza di farlo….utilizzando le somme già disponibili e non utilizzate, non si sa perché !