E’ sufficiente andare indietro nel tempo di tre, quattro decenni per entrare in un mondo assolutamente diverso dall’attuale, in modo particolare, nel rapporto tra le persone, in passato più diretto e reale.
Ai più giovani sarà difficile immaginare di vivere senza internet, senza cellulari, senza i social network e le loro reti di connessione con il mondo virtuale, senza l’eccessiva offerta di locali pubblici e l’elenco delle differenze è lungo ed è meglio fermarsi.
Non c’era una piazza virtuale, ma punti di incontro reali, i più frequentati erano le botteghe degli artigiani. La sera, per cercare a tutti i costi la battuta per riderci sopra, ci si incontrava nel falegname, nel calzolaio, nel sarto, nel barbiere. Passando davanti agli esercizi qualcuno poteva ipotizzare, visto l’affollamento, ai grandi affari dell’esercente. Ed, invece, “picca si vusca, ma s’arridi”.
Mi viene in mente lo stesso detto oggi con “l’affollamento” delle canditure a sindaco.
“Picca si vusca, ma s’arridi” a pensare che nelle casse comunali non c’è un solo centesimo di euro, che il debito cresce, che non sarà assolutamente facile presentare il bilancio per l’esercizio finanziario in corso, che i servizi hanno un costo elevatissimo sia in riferimento alla loro qualità e di più se rapportati al reddito medio dei cittadini. C’è l’evasione fiscale. L’abbiamo detto ripetute volte e torniamo a sostenere che la gente non paga perché non può pagare. E’ una situazione disperata nella quale a rischiare maggiormente è la classe debole della società civile.
Davanti ad un simile disastro, mi sarei aspettato unità e non divisione.
Non bisogna essere maghi per prevedere ciò che accadrà con la prossima amministrazione. Dei sette candidati è, chiaro, che solo uno sarà sindaco. Se otterrà il premio di maggioranza potrà governare con l’appoggio di 14 consiglieri comunali. Viceversa saranno guai seri, ché l’opposizione sarà rappresentata dagli eletti di sei liste concorrenti. Sarà un’opposizione non omogenea pronta a sfaldarsi alla prima occasione di salire sul carro del vincitore. Un caos peggiore dell’attuale che è tanto dire considerato che cinque anni fa ha vinto Forza Italia e oggi governa il Pd.
Alla fine della fiera, ci sarà il cambiamento? Forse e solo a condizione che ognuno di noi non lo aspetti dall’altro. Ci sarà solo se tutti insieme, cittadini e politici, vogliamo davvero il cambiamento.
1 commento
Caro direttore ottimo articolo, solo una precisaIone penso dovuta, 5 anni fa non ha vinto Forza Italia ma ha vinto la persona di Rosario Manganella.