Il Comune di Favara non ha ancora provveduto a pagare le spettanze ai presidenti, segretari e scrutatori che sono stati impegnati per lo svolgimento del Referendum “No Trivelle” dello scorso 17 aprile. Nonostante siano passati più di 40 giorni dalla data del Referendum gli uffici preposti non hanno inviato alla Tesorerie comunale il mandato per il pagamento del dovuto agli operatori dei seggi elettorali. Richieste di occuparci di questo argomento ci sono arrivate da più parti e da diversi giorni. La spesa, ricordiamo, è a totale carico dello Stato che , però, storna i fondi ai Comuni a rendiconto. Ma per rendicontare prima si deve pagare, e per pagare si debbono avere i soldi per farlo. Proprio questo è forse il motivo del ritardo nel pagamento, la mancanza di soldi anche se in municipio ci è stato detto che l’Ufficio sta preparando le carte e gli elenchi. In oltre 40 giorni altro che elenchi, anche perché sono gli stessi presidenti di seggio a preparare in duplice copia le quietanze di pagamento inserendo nome e cognome e codice fiscale dei componenti dei seggi, lavoro quindi già prono e solo da assemblare. Non si tratta di grandi cifre, appena €. 104,00 per scrutatori e segretario e €, 130,00 per presidente. Considerato che sono stati tanti giovani a farlo, magari questi pochi spiccioli fanno anche comodo. Anche perché se non si paga e non si rendiconta lo Stato non trasferisce le somme. Anche perché tra una settimana ci sono le comunali e questa volta la spesa è a carico del Comune, che, pare, non abbia i soldi necessari per far fronte alle spese, e stavolta si che non si sa quando saranno pagate dette spettanze.