Dico subito che con Lelio Castaldo mi lega una affettuosa amicizia che supera di gran lunga il semplice rapporto tra colleghi. E non nego la spontanea reciproca disponibilità alla difesa quando, nel fare il mestiere che facciamo, si rimane pericolosamente isolati.
Nella storia della nomina di Zambito, leggendo i diversi articoli che raccontano la polemica ancora in atto, Lelio Castaldo ha intravisto una sorta di attacco alla mia persona, ragione per la quale mi ha difeso a spada tratta nel suo editoriale “Joseph Zambito, scusa che film hai fatto?” pubblicato ieri su Sicilia24ore.
Scrive Castaldo “Hanno attaccato il collega Franco Pullara solo perché si è permesso di scrivere un proprio pensiero, giusto o sbagliato che sia, sulla opportunità e soprattutto sulla competenza del signor Joseph Zambito”.
Io non sono stato attaccato. Devo dire, comunque, che Lelio Castaldo e gli altri colleghi che non vivono a Favara non possono cogliere a pieno il grande cambiamento della politica locale verificatosi con il voto di Giugno.
Oggi c’è una grande voglia di fare in favore della collettività da parte dell’amministrazione, della maggioranza e della minoranza.
Inizio dalla minoranza che sta dimostrando di seguire con la massima attenzione l’attività dell’amministrazione comunale in senso assolutamente costruttivo. Vuole vederci chiaro e fa benissimo. La nomina di Zambito come qualsiasi altra investitura di esperti con questa minoranza non sarebbe mai passata inosservata. Del resto, perché doveva? La serie degli interventi, intanto, è stata utile a mettere in chiaro i paletti e a testimoniare la presenza dell’opposizione.
La maggioranza coesa ha difeso l’operato dell’amministrazione, fatto mai registrato in passato quando si asteneva dal farlo, lasciando in solitudine il sindaco di turno. Anzi, i bastoni tra le ruote messe dall’opposizione, il riferimento è sempre per il passato, accresceva il valore “azionario” della maggioranza pronta a chiedere una più alta contropartita per difendere l’amministrazione.
C’è una perfetta demarcazione tra maggioranza e minoranza, impossibili i cambi di casacca e questo porterà inevitabilmente a migliorare i percorsi politici. Si va, in altre parole, verso una migliore qualità della politica.
La guida della città è nuova con idee nuove e, ripeto, con una gran voglia di fare in favore della cittadinanza.
Questo a mio parere è il quadro della situazione, all’interno del quale è sicuramente più agevole il lavoro della stampa.
Dal canto nostro basta è avanza “l’agibilità”, il non essere considerati nemici e avversari a tutti i costi.
Ad ogni modo, lasciatemi dire al mio caro amico Lelio Castaldo “grazie ma non c’era la necessità” e a suggerirgli un meno “armato” rapporto con l’attuale classe politica favarese.