“Sul’Amuri” il film scritto e diretto da Giovanni Volpe, liberamente tratto dalla “Lupa” di Verga, e adattato al suo spettacolo teatrale “Malerba e la Lupa”, è stato presentato a Sciacca, alla nona edizione dello Sciacca Film Fest. “Sul’Amuri”, che ha ricevuto tra gli altri anche il premio “Giogo d’oro” del Parlamento Europeo, ha come protagonisti, insieme allo stesso Giovanni Volpe. Malerba, anche Giorgia Flora nel ruolo della “Lupa” e Angelo Costanza nel ruolo di “Nanni Lasca”.
Nutrita la partecipazione di attori di Favara tra cui Giuseppe “cioppino” Crapanzano, nel ruolo di Cardillo il miglior amico del protagonista; Lia Tinaglia, Laura Pompeo, Francesco Simone, Giuseppe Distefano e Davide Castronovo, tutti attori della Cioppy Group; la costumista Gemma Marotta e la truccatrice Stefania Bellavia.Il film “Sul’Amuri”, girato interamente nella provincia di Agrigento, tra Racalmuto, Aragona, Favara, Cammarata, è un film dove passione e emozione entrano in perfetto connubio con i profumi della Sicilia. Il film era stato presentato al Cinema Mezzano di Porto Empedocle, con una “prima” riservata al cast attori e tecnici, e alla stampa.
Positivi i comenti degli addetti ai lavori e del pubblico. Piero Carbone: “Senza rinunciare alla sua idea di cinema indipendente, ovvero alla sua poetica, e quindi ad una dimensione teatrale dove corpo e parola intagliano sensi e significati esistenziali e sociali, resi ancora più drammatici e dilemmatici dal taglio e accostamento delle scene, dai forti contrasti della fotografia, dalla musica evocativa o incalzante, il regista Volpe ha augurato al film di incontrare il grande pubblico e magari di essere proiettato nelle multisale dove si assiste al fenomeno dei film realizzati spesso secondo una certa idea di successo, per fare incassi insomma, e non secondo un’originale poetica d’autore”. Sergio Scimè: “La storia, liberamente ispirata alla novella “La Lupa” di Giovanni Verga, offre una rilettura compassionevole di la Gna Pina, rinominata Lupa per il suo ardore e la forte sensualità. Condivido del film questa diversa interpretazione dei personaggi dell’opera verghiana, con una Lupa innamorata e non volgare popolana”.