Altro che “palazzo di vetro”! Ma quale “trasparenza amministrativa”! “Coinvolgimento e partecipazione” neanche a parlarne. Di contro c’è un “Divieto d’accesso” e anche un “Divieto di transito” che “impedisce ogni tentativo di confronto”. C’è amarezza in queste frasi pronunciate dai consiglieri di minoranza e sono riferite al rapporto, non certo idilliaco, con il sindaco, la sua giunta e i colleghi consiglieri del Movimento 5 Stelle. “I consiglieri comunali di opposizione presenti all’adunanza del 22 agosto 2016 sono i primi a manifestare delusione per la perdita di una preziosissima occasione di dibattito e confronto politico su un tema caro a tutti i cittadini – ci dicono all’unisono – sono sempre stati i consiglieri di minoranza, infatti, a cercare il confronto sui temi importanti e l’apertura del dibattito anche verso la cittadinanza, a volere affrontare il problema del Piano di riequilibrio e delle mancanze dell’Amministrazione”. A sentire i “relegati” consiglieri c’è una mancanza di dialogo su tutti i fronti. “Sono stati i consiglieri di minoranza a richiedere più volte la presenza della Giunta in conferenza dei capigruppo – affermano – sono stati i consiglieri di minoranza a richiedere un incontro, ad oggi ancora negato, con i revisori dei conti. Tutto ciò mentre non si registrava alcun coinvolgimento esplicito da parte dell’Amministrazione nei confronti dell’opposizione, che fino ad ora si è dovuta imporre per partecipare attivamente alle dinamiche ed avere accesso agli atti, altro che trasparenza”. Da qui gli interrogativi. “Che fine ha fatto il palazzo di vetro? Che fine ha fatto il rapporto coi cittadini? Che fine ha fatto l’amore per Favara”?
Sergio Caramazza, Salvatore Fanara, Marilì Chiapparo, Salvatore Giudice, Giuseppe Nobile, Vito Maglio, Antonio Scalia, concludono l’amara riflessione. “La volontà dei consiglieri di minoranza è quella di superare l’impasse generatosi in seguito alle prese di posizione di opposizione e maggioranza, auspicando che vengano ad organizzarsi nuove situazioni di confronto, che non devono essere viste come favori fatti all’opposizione, bensì come occasioni irrinunciabili per la maggioranza di parlare chiaro ai propri cittadini”.