Il sindaco Anna Alba e la sua maggioranza hanno scelto la strada del dissesto con fatti concreti e poche parole.
L’opposizione non è d’accordo e propone di predisporre un nuovo piano di riequilibrio, ma, fino adesso, solo a parole.
Nel mezzo della vicenda c’è la gente stanca delle chiacchiere, che già ha dato, con il voto, una spallata al vecchio modo di fare politica responsabile principale del disastro finanziario e non solo.
Il nuovo per essere tale deve essere diverso dal vecchio e allora piuttosto di limitarsi a dire che il dissesto può essere evitato, lo dimostri. Di più, la minoranza prepari la sua proposta di ripianamento del debito, si prepari ad approvare il Conto consuntivo 2015. Insomma, messi da parte i comunicati stampa che dicono, nello stesso tempo, tanto e nulla si passi alle azioni concrete. Già la settimana prossima presenti, l’opposizione, il suo piano da contrapporre al dissesto, lo presenti alla città e chieda la convocazione urgente del Consiglio comunale. Scriva alla Corte dei conti per smentire la relazione del dirigente alle finanze e dell’amministrazione comunale. Viceversa fa solo chiacchiere e le chiacchiere stanno a zero.
La campagna elettorale è finita, mentre non hanno fine i guai dei favaresi ed è il momento di occuparsi dei loro problemi, considerato che da loro sono stati votati, maggioranza, minoranza e sindaco.
Ora non è più possibile, non è produttivo e percorribile un confronto basato solo sulle parole. E non lo è perché di tempo a danno della gente se n’è perso fin troppo.