Nell’abbraccio e nel saluto dell’Imam della moschea di Agrigento è racchiuso tutto il lavoro fatto da fra Giuseppe Maggiore in questi 5 anni alla guida del convento dei Francescani di Favara. Lui musulmano è venuto a Favara ed è entrato nella chiesa cristiana per abbracciare e salutare il fratello con il quale ha condiviso importanti e forti iniziative; ha ribadito che l’Islam non è guerra e violenza ma pace e amore tra i popoli, rinnegando chi in nome dell’Islam semi a morte e compie azioni terroristiche. Fra Giuseppe lo ha accolto e salutato con brevi ma significative parole in arabo ringraziandolo per il lavoro svolto insieme che è stato sicuramente proficuo per la civile e normale convivenza tra le due religioni.
E prima ancora di tutti gli altri fra Giuseppe ha voluto ringraziare e abbracciare i ragazzi ospiti della Tenda del Padre Abramo, la struttura che lui ha voluto all’interno del convento di San Francesco per dare un rifugio sicuro agli ultimi che, come evidenziato anche in un articolo dall’Osservatore Romano, ha anticipato quella che è la volontà di Papa Francesco di aprire chiese e conventi all’accoglienza. Le separazione si sa sono sempre tristi e mettono un filo di malinconia un po’ a tutti, a chi parte ma anche a chi resta. Ma nei saluti ufficiali, dopo la celebrazione eucaristica officiata da don Salvatore, che prende il posto di fra Giuseppe alla guida del convento, tutti hanno detto ARRIVEDERCI.
Le istituzioni, con la sindaca Anna Alba che ha portato in regalo al frate la promessa di sistemare in maniera adeguata il Pescador la barca degli immigrati eletta ormai a simbolo e monumento dell’accoglienza a Favara. La Chiesa, con l’arciprete don Giuseppe d’Oriente che ha ribadito la grande collaborazione con il frate confessando anche qualche momento di divergenza. Le associazioni, come il gruppo di preghiera Padre Puglisi, l’Accademia di cultura e legalità, l’Aido e Siciliaonpress con le quali fra Guuseppe ha condiviso tante iniziative.
E poi i parrocchiani e i tanti cittadini che hanno voluto salutare fra Giuseppe Maggiore ringraziandolo per i 5 anni di fervida missione a Favara. Il frate lascia il convento per un anno sabbatico nei suoi boschi di San Fratello. Riposo, preghiera e meditazione ma conoscendo la sua indole sicuramente anche tra i boschi di San Fratello proseguirà la sua missione sulle orme del poverello d’Assisi.