Contiuna ancora la scia di polemiche sulla presunta violazione del regolamento da parte dei Consiglieri comunali di opposizione per l’utilizzo della sala del collare delle Castello Chiaramonte e la conseguente minaccia di sanzioni da parte del sindaco. Ad intervenire con una nota è la consigliera d’opposizione Marilì Chiapparo che, nel rivolgersi alla sindaca Anna Alba con ironia evidenzia: “Chi si è fatto le ossa col web non può né deve temere le telecamere, ancorché queste registrino uno spazio informativo da un sito storico e culturale che fino a poco tempo fa è arrivato ad ospitare financo un veglione di Capodanno e dopo, chissà perché, è stato abbandonato ai ratti e all’incuria”.
Come si ricorderà i 10 consiglieri di minoranza avevano registrato all’interno del castello una autogestita televisiva sui temi relativi al dissesto e ad altri argomenti di attualità politico-amministrativa. “Rifugiarsi negli articoli del regolamento per delegittimare una uniniziativa finalizzata esclusivamente a individuare possibili alternative al dissesto finanziario – scrivere la consigliera – rivela l’attuale stato d’animo del Sindaco e la contingente condizione del locale Direttorio pentastellato che le fa da irrinunciabile puntello”.
La consigliera Chiapparo coglie l’occasione per porre alla sindaca due quesiti, relativi a questioni inerenti la piazza. Il primo riguarda la denominazione: “Dobbiamo continuare a chiamarla piazza Cavour, disattendendo la delibera a firma del l’ex Sindaco Manganella con la quale è stata cambiata la denominazione, oppure quella delibera non è carta straccia e quindi, sebbene tuttora non rilevabile agli occhi e agli atti, lo spazio più bello della nostra Città reca la dicitura Piazza Castello”?
Ed ecco anche il secondo quesito che attiene allo spazio di sosta del trenino turistico. “Nello spazio adiacente i locali della Posta Centrale e della Biblioteca Mendola, sono comparse alcune balaustre finalizzate al capolinea del trenino turistico, che finiscono, tuttavia, per limitare la già esigua, nonché esiziale, area di sosta per auto in loco. In tal senso, come è stato regolamentato il relativo provvedimento”?
Interrogativi che secondo la Chiapparo vogliono riportare l’attenzione su ciò che più preme ai cittadini: “il bisogno di essere amministrati sapendo cosa, come e quando, chi ci governa, sta mettendo in campo per esempio per migliorare la vivibilità di Favara, a prescindere dal dibattito sul dissesto finanziario”.
“I Consiglieri di minoranza stanno informando e continueranno a farlo – conclude la sua nota la consigliera – aldilà di ogni censura e dei cavilli regolamentari, ma in fede solo ai fatti”.