Anche al gruppo di Consiglieri comunali di minoranza o di opposizione che dir si voglia abbiamo chiesto una intervista, diciamo così collegiale, sui primi 100 giorni di mandato. Domande semplici per risposte chiare, sia sulla loro azione di Consiglieri che sull’operato dell’Amministrazione comunale della Sindaca Anna Alba. Così come è stato per la Sindaca ci siamo fermati ad aspetti generali.
D – In questi 100 giorni di opposizione qual è stato il vostro modo di essere consiglieri di minoranza.
R- L’impatto con la “vita politica” , sconosciuta alla gran parte di noi, è stato stimolante quanto oneroso. Eravamo ben consci delle difficoltà dell’Ente (soprattutto economiche), ciò che probabilmente non ci aspettavamo è l’atteggiamento, molto reticente, che la maggioranza ha da subito manifestato nei nostri confronti dimostrandosi poco aperta alla collaborazione ed al dialogo, ritenendoci, immotivatamente, espressione della vecchia politica.
D- Potreste essere ricordati come il Consiglio comunale delle dissesto finanziario, qual è il vostro pensiero.
R- Quanto al dissesto, come opposizione, abbiamo tentato per quanto possibile (da ultimo con la convocazione di un consiglio comunale aperto), a suggerire e valutare con l’Amministrazione tutte le manovre utili a scongiurarlo. Malgrado tutto sarebbe ingiusto addebitare le cause del fallimento dell’Ente unicamente a questa amministrazione, alla quale pur rimproveriamo un atteggiamento di rassegnazione, né al Consiglio comunale che solo formalmente dichiarerebbe il fallimento dell’Ente ( sentenziato dalla Corte dei Conti), ma ad una gestione della cosa pubblica nei decenni spesso dissennata ed ai tagli dei trasferimenti agli enti locali.
D- Il vostro giudizio sull’azione amministrativa della sindaca Anna Alba e della sua Giunta a 5 Stelle, era quello che vi aspettavate?
R- Ad oggi, dopo 100 giorni, malgrado il larghissimo consenso popolare non abbiamo ancora avuto modo di apprezzare le linee politiche del movimento. A fronte di un nutrito programma, fatto di molte buone intenzioni, non ci pare che molto sia stato fatto. Dai rifiuti, alle spese della politica, la sensazione è che l’Amministrazione stia arrancando. È evidente che, soprattutto nei prossimi delicatissimi appuntamenti istituzionali, nessuna scusante potrà essere riconosciuta alla Giunta ed ai Consiglieri di maggioranza.
D- Come e quale sarà la vostra azione se arriveranno i Commissari. Diventerebbe un consiglio comunale di serie B?
R- Se malauguratamente l’Amministrazione comunale pentastellata dovesse mandare in default il Comune, rinunciando di fatto a governare la città, il Consiglio comunale dovrà ovviamente cooperare il più possibile con i Commissari anche al fine di vigilare e mitigare i danni e le conseguenze che il dissesto arrecherà a tutta la cittadinanza.
D- Ed infine, parlando di intervista, il pensiero va a Gigi Marzullo ed al suo tormentone, per cui “fatevi una domanda e datevi una risposta”.
R – La cosa bella è che Favara ha un Consiglio comunale molto giovane, che porterà un modo di vedere, pensare, vivere la politica molto diverso rispetto al passato. Non entriamo nel merito, nel senso che la bontà dei risultati è tutta de vedere, ma un rinnovamento a Favara era diventato necessario e il risultato elettorale ne è la prova. La cosa brutta è il peso di dover combattere contro lo scetticismo diffuso sulle buone intenzioni di chi fa politica. Siamo cittadini di questa città, lavoriamo e viviamo a Favara e abbiamo scelto di contribuire in prima persona, con onestà e spirito propositivo, alle scelte sulle quali si basano il presente e il futuro di trenta mila persone. Certo, il malcontento è comprensibilissimo, lo viviamo quotidianamente come cittadini. Per questo siamo consapevoli di dover lavorare sodo per dimostrare che è possibile fare politica nel solo interesse della cosa pubblica e dei propri concittadini. Speriamo che tra 5 anni l’opinione pubblica possa tutta ricredersi sulla positività della politica. E questa sarebbe, forse, la cosa più bella.