Gaetano Airò
Al mio amico Giuseppe Moscato ripongo alcune considerazioni che ritengo siano necessarie per fare scendere da un piedistallo chi quasi respira aria di santità. Come spesso dice il direttore Franco Pullara, oltre alla brillante opposizione in Consiglio comunale, c’è chi, come me, in questi anni ha dato un contributo per la crescita della nostra città, e continua a darlo cercando di mantenere alto il dibattito politico. Ecco perché, come rappresentante politico del Centrodestra, muovo alcune considerazioni occasionate da ciò che ho letto sulla stampa in queste ultime ore.
Credo che il valore di un politico debba misurarsi dalla qualità del suo agire e non piuttosto dall’intensità del clamore che riesce a suscitare. Sì, perché sembra che la costante occupazione di qualcuno, cioè la sindaca e la sua giunta, sia spostare il centro dell’agone politico dai luoghi istituzionali alle pagine della stampa locale, ove qualunquismo ed approssimazione si contendono il primato dell’orrida vacuità. Non rivolgo nessuna critica al vostro Giornale, anzi posso affermare con tanta franchezza che anch’io ho beneficiato della vostra disponibilità, ma non posso esimermi leggendo la Sua intervista da fare alcune considerazioni su ciò che la sindaca è stata nei primi 100 giorni del suo mandato.
Ha iniziato tradendo sin da subito il patto siglato con la città e mi riferisco alla mancata riduzione dei costi della politica, addirittura l’attuale amministrazione costa di più del fallimentare Manganella. Forse in campagna elettorale il reddito di cittadinanza era rivolto ai consiglieri eletti e alla sua giunta, allora possiamo affermare che uno dei punti del programma è stato realizzato. E che dire dell’acqua pubblica e degli esposti nei confronti della società che gestisce il servizio. Che dire della gestione in house del servizio della raccolta dei rifiuti. Unica nota positiva. Va fatto in plauso al mio Fraterno amico assessore Attardo che in questi mesi sta cercando di riportare alla normalità una città abbandonata dall’amministrazione Manganella, ma non sappiamo nulla su costi e su ciò che vogliono gestire “l’oro dei rifiuti”.
E che dire del piano traffico nessuna novità anzi la chiusura della piazza castello, durante il periodo estivo, è stata una pessima scelta non avendo trovato le soluzioni su nuove aree parcheggio. E che dire sulla tanto famigerata democrazia partecipata per poi nascondere x qualche mese la famosa nota trasmessa al ministro e tenuta nascosta alla città. E sui precari che continuano a essere presi in giro perché non vogliono assumersi le responsabilità del passato. Si può continuare ancora sul centro storico, sul tema importante dell’ufficio tributi e su tanto altro aspettando le risposte che la città attende. Favara va amministrata.