I numeri, in negativo naturalmente, e le relative cause del dissesto dal punto di vista burocratico e amministrativo temporale si fermano al 31 dicembre 2015 e forse potrebbero proseguire anche fino al 30 giugno 2016. Bisogna adesso vedere, anzi forse bisognerebbe sapere, quali azioni, oltre alla dichiarazione di dissesto, la Giunta a 5 Stelle della sindaca Anna Alba ha intrapreso o comunque sta intraprendendo per tamponare questa grande ferita, in attesa che venga suturata definitivamente e non sanguini più. In parole povere di tutte quelle che sono le criticità evidenziate fin dal rendiconto di gestione 2011 dalla Corte dei Conti e proseguite ed aggravatesi man mano fino alla stesura del Piano di riequilibrio finanziario sfociate con la proclamazione del dissesto finanziario in data odierna, quali sono le azioni che la Sindaca, la sua Amministrazione comunale e l’attivo e sempre presente Movimento 5 Stelle nella sua totalità, stanno adottando,
Se analizziamo le criticità riscontriamo subito che bisogna riprendere la riscossione di tutti i tributi, bisogna diminuire le spese, non bisogna ricorrere in maniera invasiva all’anticipazione di cassa. Tra le spese sicuramente bisogna diminuire i costi della politica; sono sempre in primo piano le spese del personale. Non esasperare di più i cittadini spremendoli come un limone che non riesce più a dare una gocccia di succo. Se non si porrà un freno, se non si darà veramente una svolta con atti concreti e forse anche coraggiosi, queste criticità continueranno o stanno già continuando. Il Comune potrebbe vegetare in perenne stato di dissesto se non addirittua la ferita potrebbe diventare più grande e infettersi ancor di più. In ragione di ciò, dopo l’ufficialità del dissesto, sancito dall’atto deliberativo che sarà poi definitivo con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, bisogna mettere in atto, anzi forse già siamo in ritardo e bisognava, se non è stato già fatto, iniziare a mettere in moto tutte quelle azioni che da qui in avanti strozzino sul nascere quelle che sono le criticità che potrebbero riacuirsi e portare da qui a qualche anno ad un nuovo il dissesto. Bisogna scendere in campo con tutta la capacità amministrativa e politica da parte di chi si è assunto questo gravoso fardello di amministrare la città, come promesso in campagna elettorale, dichiarando che sapeva a cosa andava incontro e di consegueenza quali soluzioni adottare.
La svolta, il cambiamento, il nuovo cammino, le nuove azioni amministrative debbono essere certe, chiare e ben visibili a tutti.