Anche la città di Favara si appresta a commemorare la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Ma perché non far svolgere le manifestazioni ad essa legate sottobordo del Peskador, l’imbarcazione eletta a simbolo dell’accoglienza e della fraternità, arrivata a Favara nel Natale scorso per volontà di Fra Giuseppe Maggiore, guardiano del Convento di Sant’Antonio e animatore della Tenda del Padre Abramo che accoglie proprio ragazzi immigrati? L’imbarcazione è una delle tante che sono state utilizzate per la traversata del Mediterraneo, dalla Libia fino ad arrivare a Porto Empedocle. A bordo vi erano stipati un centinaio di migranti tra cui anche bambini e donne.
La città di Favara è l’unica assieme ad Assisi ad avere, in una sua piazza, una imbarcazione usata per il trasporto di migranti. Ad Assisi a volerla fu personalmente Papa Francesco, l’imbarcazione fu trasportata da Lampedusa direttamente nella piazza dinanzi la cattedrale Maggiore di Assisi. Il Peskador, invece, era a disposizione della Capitaneria di Porto e della Dogana di Porto Empedocle e su richiesta del frate fu avviato un iter per il suo affidamento. Una trafila burocratica molto complessa e anche un po’ difficile, ma grazie alla caparbietà di Fra Giuseppe e alla disponibilità degli Enti preposti, con in primo piano il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, l’imbarcazione arrivo a Favara, la seconda città, come dicevamo, in tutta Italia a disporre di questo simbolo. Il Peskador fu collocato con una sobria ma partecipata cerimonia nella piazza sulla collina di San Francesco, che domina la città.
Durante il saluto a Fra Giuseppe Maggiore, che dopo 5 anni ha lasciato il convento di San Francesco, la stessa sindaca Anna Alba nel suo intervento aveva detto di non aver portato alcun regalo, alcun ricordino al Frate che partiva, ma il suo regalo era l’impegno di conservare e custodire ed effettuare tutte quelle operazioni necessarie affinché il Peskador continuasse ad essere il simbolo dell’accoglienza e della fraternità. In relazione a ciò ed in considerazione del fatto che le celebrazioni della Giornata nazionale in ricordo delle vittime dell’immigrazione è stata inserita nel contesto dei festeggiamenti in onore di San Francesco, non si capisce come mai sia stata programmata in piazza Cavour e non proprio sottobordo del Peskador. Non sappiamo chi ha curato gli aspetti organizzativi della manifestazione, ma il belvedere San Francesco con il Peskador, sarebbe stato sicuramente il luogo naturalmente deputato ad accogliere questa ricorrenza ed avrebbe richiamato l’interesse di tutti, facendo, dopo Lampedusa, della piazza del Convento di Favara il luogo di aggregazione principale per parlare di accoglienza e immigrazione.
La Giornata Nazionale delle vittime dell’immigrazione si celebra il 3 ottobre per volontà del Parlamento nazionale in ricordo del 3 ottobre del 2013 quando a largo di Lampedusa naufrago un barcone di migranti e morirono 368 persone.