Girgenti Acque, la società che gestiste il servizio di distribuzione idrica e la depurazione, deve rimborsare ai cittadini favaresi gli importi pagati a titolo di canone di depurazione, per l’arco temporale che va dal luglio 2011 ad oggi. A dirlo non sono i Comitati spontanei dei cittadini esasperati o le Associazioni dei consumatori. Ad affermarlo e a mettere nero su bianco è l’amministrazione comunale di Favara con la portavoce sindaco in prima fila che al grido #AcquaPubblica #IniziamoDaQui ha comunicato ai suoi cittadini di aver intrapreso questa battaglia, forte anche delle risultanze delle ispezioni dell’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, che proprio su richiesta del sindaco aveva fatto una ispezione al depuratore ed effettuato le analisi dei reflui.
Le ragioni di questa forte azione che vede come controparte il colosso Girgenti acque SpA, sono state spiegate questa mattina dalla sindaca Anna Alba, confortata dal suo vice Lillo Attardo, dall’assessore Crocetta Maida, dal presidente del consiglio comunale Totò Di Naro e da altri consiglieri comunali ed esponenti del Movimento 5 Stelle favarese. Lo ha fatto con una conferenza stampa tenuta non dentro la sua stanza al secondo piano del Municipio, ma in piazza Cavour nel gazebo di un bar, alla quale hanno assistito anche diversi cittadini, rappresentati del comitato spontaneo, dell’associazioni dei consumatori e alcuni politici. Il concetto nella sua semplicità è disarmante ed è facilmente comprensibile da tutti, ma non è accettato dalla società di gestione che pretende il pagamento della quota depurazione. “Il depuratore non ha fatto bene il suo lavoro, non ha funzionato per quello che doveva – ha detto la sindaca – costruito per un fabbisogno di circa 15 mila persone dovrebbe depurare per una popolazione di oltre 30 mila. Ma non solo, gli uffici preposti hanno accertato che la depurazione non avviene con regolarità ed efficienza tant’è che è stato posto sotto sequestro. Allora perché pagare per un servizio che non viene reso – ha detto Anna Alba – l’acqua, la depurazione sono servizi che si pagano, ma se vengono effettuati, altrimenti nulla è dovuto”. Quindi niente depurazione e niente pagamento del canone relativo. Ma attenti, la sindaca non dice che non dobbiamo pagare o decurtare il corrispondente dalla bolletta. “Sono due le azioni che di debbono intraprendere – ha spiegato la sindaca – una l’abbiamo chiesta direttamente noi come Amministrazione comunale ( e qui sta la grande forza e la novità) ovvero con una nota ufficiale abbiamo contestato a Girgenti acque la NON DEPURAZIONE e per l’anno 2016 e successivi, abbiamo chiesto di non inserite la quota depurazione in bolletta. Per gli anni pregressi, che i contribuenti hanno già pagato, l’azione la debbono fare direttamente i cittadini”. In ragione di ciò, in collaborazione con il Comitato InterCoPa per l’acqua pubblica, è stato predisposto un modello per la richiesta di rimborso del canone di depurazione per gli anni dal 2011 al 2015. Richiesta che deve fare ogni singolo cittadino al Giudice di Pace direttamente o tramite le Associazioni e Comitati dei consumatori.
Come avevamo già scritto era stata proprio l’amministrazione comunale a presentare una richiesta di analisi dei liquidi in entrata e in uscita all’Arpa, al fine di verificare il funzionamento dell’impianto di depurazione. Depuratore che era anche stato sequestro dal NOE, il nucleo operativo ecologico dei Carabinieri di Palermo, nel mese di febbraio 2016. Le analisi sono arrivate, ed hanno sancito che il depuratore non depurava, ed in ragione di ciò la società veniva multata, multa che veniva estesa anche al Comune di Favara. Ma non appena il Comune ha acquisito l’esito delle analisi dei campioni prelevati dall’Arpa e la copia della relazione di sequestro dal NOE, ha avviato tutte le procedure legali di denuncia verso la ditta gestore dell’impianto ed oggi anche la richiesta di non calcolare in bolletta il canone di depurazione degll’anno in corso e successivi invitando i cittadini a chiedere il rimborso per gli anni pregressi. Il modulo predisposto e tutte le documentazioni da allegare sono scaricabili direttamente dal sito del comune