Continua l’inchiesta denominata “La carica dei 104” scattata nel settembre 2014, che vide 101 indagati e 19 persone, compresi 10 medici, finire agli arresti su richiesta dell’allora procuratore della Repubblica Renato Di Natale, dell’aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Maggioni. Ci sono stati, infatti, ulteriori sviluppi a seguito delle investigazioni condotte dalla Digos della Questura di Agrigento che ha acquisito presso l’Ufficio scolastico provinciale, l’Inps e l’Asl la documentazione relativa a 150 nominativi beneficiari della legge 104. Gli inquirenti starebbero cercano riscontri ai sospetti di decine e decine di certificati medici, che sarebbero stati realizzati ad “arte” per ottenere i trasferimenti dagli istituti scolastici del Nord Italia verso l’Agrigentino. In ragione di ciò la Procura della Repubblica ha chiesto la proroga del termine di chiusura delle indagini preliminari dalle quali risultano indagate 252 persone tra medici, insegnanti, bidelli e ammnistrativi, dei quali un centinaio sono di Favara.
La vicenda giudiziaria ha svelato un collaudato sistema legato all’invalidità per ottenere benefici della Legge 104. Il nuovo filone mira ad accertare eventuali abusi nell’assegnare status di malati a chi non possedeva il requisito per ottenere illegittimi benefici a scapito di altre persone avente i titoli. Per tutti l’accusa è di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso tra loro.