Adottare il metodo del sorteggio. Adottare il metodo del sorteggio. Non abbiamo sbagliato a scrivere, ripetendo la frase, ma lo abbiamo fatto di proposito poiché abbiamo ricevuto due comunicati stampa “fotocopia” entrambi relativi allo stesso argomento, ma firmati da soggetti completamente diversi. L’oggetto dei comunicati “fotocopia” è la scelta degli scrutatori per il Referendum del 4 dicembre, mentre l’appello è rivolto alla sindaca Anna Alba e alla Commissione elettorale comunale.
Il primo comunicato ci è arrivato a firma dei dieci consiglieri di minoranza: Vito Maglio, Antonio Scalia, Laura Mossuto, Calogero Castronovo, Sergio Caramazza, Salvatore Fanara, Maria Filì Chiapparo, Rossana Castronovo, Giuseppe Nobile e Salvatore Giudice. Il secondo comunicato ci è arrivato, dopo un po’ di tempo, a firma di: Anpi, Arci, Favara per i beni comuni, Flc-Cgil, Rifondazione Comunista, Comitati per il No e Associazione Promoteo Ius. Capiamo che l’argomento scrutatori è di notevole interesse, ma che senso ha inviare due comunicati identici con estensori separati. Ma andiamo al contenuto parlando, naturalmente, di uno solo considerato che sono “fotocopia”.
La critica arriva alla sindaca Anna Alba e alla Commissione elettorale non tanto per la “volontà, apprezzabile, di favorire un certo ceto sociale in difficoltà, ma tale scelta non può essere discrezionale”. La sindaca e la Commissione, come si ricorderà, hanno deciso di nominare scrutatori solo i disoccupati, gli inoccupati e gli studenti già iscritti nell’apposito Albo, ma che dovevano fare una ulteriore domanda dichiarando di trovarsi nello status di disoccupato. Nel Comunicato si stigmatizza la scelta di escludere alcuni cittadini dalla possibilità di essere nominati scrutatori pur presenti nell’albo e quindi formalmente in regola con le leggi in materia che non prevedono, appunto, lo status di disoccupato e quindi nessuna esclusione. Ed ancora nel Comunicato si evidenzia che “non si avrà nessuna garanzia sulle autocertificazioni, che non verranno controllate. Le buone intenzioni – si legge – stridono fortemente con l’assenza di un criterio predeterminato, attraverso il quale la Commissione elettorale sceglierà gli scrutatori da nominare”.
In ragione di ciò i Consiglieri comunali del primo comunicato e le Associazioni e i Partiti politici del secondo, pur ritenendo sbagliata la scelta della sindaca e della Commissione di attingere soltanto alla lista dei disoccupati, le cui dichiarazioni potrebbero essere infedeli, e pur in stridente contrasto con le leggi in materia, chiedono alla Sindaca di effettuare la scelta tramite sorteggio “in pubblica adunanza, e tra i disoccupati, inoccupati e studenti”. E allora perché diramare due comunicati “gemelli” e fare tanto clamore, se in realtà non si chiede di annullare il nuovo metodo e si accetta la scelta fatta sui disoccupati? Infatti la “pubblica adunanza” è prevista dalla legge e il “sorteggio”, come criterio di scelta, era già stato indicato ufficialmente dalla Prefettura con una nota diramata a tutti i Comuni.