Con l’accusa di estorsione personale della Squadra mobile della Questura di Agrigento ha arrestato l’avvocato Giuseppe Arnone, 56 anni, noto esponente politico e ambientalista siciliano. Arnone più volte candidato a sindaco di Agrigento, è stato bloccato dopo avere ricevuto due assegni di 14.000 euro, su un totale concordato di 50.000, cifra che sarebbe stata chiesta per non alzare clamore mediatico su una vicenda giudiziaria, nella quale l’avvocatessa Francesca Picone, vittima della presunta estorsione, era coinvolta, nella quale lo stesso Arnone assisteva legalmente le controparti. La squadra mobile è intervenuta dopo la consegna, concordata il giorno prima dall’avvocatessa che era d’accordo con i poliziotti. Giuseppe Arnone è stato accompagnato in Questura dove sono arrivati anche i pm Carlo Cinque e Alessandro Macaluso che hanno disposto l’arresto in flagranza di reato per cui l’avvocato è stato trasportato in carcere. Nelle prossime ore sarà il Gip a convalidare o meno l’arresto.