Questa mattina la Conferenza dei Capigruppo ha discusso la proposta “dissesto finanziario ai sensi dell’articolo.246 del D.Lgs.n. 267/2000.
Alla riunione erano presenti, oltre ai titolari, l’assessore alle finanze Crocetta Maida, la dirigente alle finanze Carmela Russello e il collegio dei revisori dei conti.
In apertura di seduta il Presidente del Consiglio Di Naro ha dato parola all’assessore al bilancio che ha spiegato le ragioni dell’urgenza di approvazione della proposta. “Non abbiamo 180€ per riparare il vetro rotto di una scuola- a parlare è la dott.ssa Maida- questa è la situazione nella quale ci troviamo, occorre non perdere altro tempo”.
Interviene il Consigliere Marilì Chiapparo che dice- “come mai vi è venuta questa premura dopo mesi di silenzio? Come mai questa riunione per convocare già un consiglio se non abbiamo il parere della Commissione competente?”
Proprio su queste domande che si scaldano gli animi anche tirando in ballo il nostro giornale sul perché abbiamo avuto ancor prima del Presidente del Consiglio la relazione dei revisori sul dissesto.
Il Consigliere Chiapparo sostiene con forza che la scelta politica da percorrere era quella della rimodulazione del piano di riequilibrio e non per forza quella del dissesto per come ha deciso la giunta a 5 stelle.
Sostiene la posizione della Chiapparo Salvatore Giudice, Capogruppo dell’UDC, il quale rivolge una domanda alla Presidente del collegio dei Revisori la dott.ssa Restivo- “era possibile sostenere la soluzione della rimodulazione del piano di riequilibrio o era una scelta obbligata?”. La Restivo replica- ” il collegio ha esaminato la proposta che ha ricevuto ma questo non esclude altro”.
Il Consigliere Scalia ha rivolto la sua domanda alla dott.ssa Russello, con la richiesta di una risposta secca- “dott.ssa Russello in qualità di dirigente dell’ufficio dichiara ancora che il dissesto era l’unica strada percorribile?” La risposta è Sì, solo quella è la strada percorribile.
Risposte discordanti. Non ci resta che attendere la discussione del prossimo Consiglio.