La sanità è eccellenza nella nostra Isola
“Sono sei i trapianti di fegato eseguiti ad ISMETT fra martedì e venerdì scorso. Si tratta di un evento eccezionale che ha visto in campo una squadra di chirurghi convolti nelle procedure di prelievo e trapianto ininterrottamente per tre giorni. Tutti i trapiantati sono pazienti siciliani adulti che erano in lista d’attesa per malattie terminali del fegato”. Inizia così il comunicato dell’ufficio stampa dell’Ismett. Sei trapianti di fegato in una sola settimana sono un record nel campo della medicina e, nello stesso tempo, la dice lunga sulla diffusione della cultura della donazione. Il grande regalo della vita che si spegne per una vita che si può salvare.
Ma torniamo a parlare di ISMETT che “è stato realizzato esclusivamente per le attività di trapianto e la cura delle insufficienze terminali di organi vitali. L’Istituto si estende su una superficie di 12.000 mq. Dispone di 4 sale operatorie, laboratori di analisi, microbiologia, infettivologia, farmacia e anatomia patologica, ambulatori e un dipartimento di radiologia interventistica all’avanguardia. Medici ed operatori sanitari provengono da tutto il mondo, portando a Palermo esperienze e professionalità maturate in strutture accademiche ed ospedaliere internazionali”.
Il personale tutto per la sua significativa professionalità e disponibilità concorre pienamente a stabilire record tutti i giorni nella sfida a salvare le vite umane. Nessuno è un numero, ognuno paziente o familiare è centro di attenzione.
“Il Team dell’Unità di Trapianti e Chirurgia Addominale dell’IRCCS ISMETT ha una età media di 38 anni ed è guidato dal prof. Salvo Gruttadauria. “Un profondo ringraziamento va a tutti i componenti del team – sostiene Salvo Gruttadauria – i colleghi Davide Cintorino, Sergio Li Petri, Fabrizio di Francesco, Duilio Pagano, Calogero Ricotta, Pasquale Bonsignore, Alessandro Tropea, Letizia Barbieri e Sergio Calamia, che in questi giorni hanno dato grande prova di dedizione lavorando anche 24 ore al giorno”.
“L’IRCCS ISMETT – afferma Angelo Luca Direttore d’Istituto – secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti è uno dei più attivi centri trapianto in Italia, come capacità di utilizzare fegati marginali offerti da altre regioni italiane e addirittura da altri paesi. In questi 3 giorni, mentre alcuni dei nostri chirurghi volavano per Catanzaro, Sassari ed Atene, altri in sala operatoria facevano i primi trapianti con organi provenienti da Ospedali del SSR. Questo richiede grandi capacità organizzative della struttura che si vede contemporaneamente impegnata sul fronte del prelievo e del trapianto, lo sviluppo di protocolli avanzati per un adeguato matching donatore-ricevente in modo da offrire il fegato più adeguato al paziente in cima alla lista e, ove necessario, l’implementazione di tecniche di riperfusione (“ringiovanimento”) degli organi”.