Le istituzioni si parlano con atti. “L’approvazione della proposta di DISSESTO FINANZIARIO necessita della preventiva dichiarazione di decadenza del PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO”. Lo evidenziano i Revisori dei Conti del Comune di Favara nella loro relazione dove confermano che “ricorrono i presupposti per il ricorso alla procedura del Dissesto finanziario ex art. 244 del TUEL”. E non potrebbe essere altrimenti in quanto le due prospettive non possono coesistere. Il Comune adotta il Piano oppure dichiara il Dissesto. Il Consiglio comunale è l’Organo preposto a intraprendere sia la prima che la seconda strada. Avendo il precedente Consiglio comunale approvato il Piano di riequilibrio, ex art.243 bis del TUEL, con delibera di Consiglio comunale n.83 del 14/06/2015; questo Consiglio comunale, prima di approvare la dichiarazione di Dissesto avanzata dall’Amministrazione comunale, confermata dalla relazione dei Revisori dei conti adesso, dovrà votare la “dichiarazione di decadenza del Piano di riequilibrio”.
Leggendo la convocazione della seduta a carattere d’urgenza del Consiglio comunale di questa sera, nell’ordine del giorno è stato messo un solo punto ovvero : “Proposta di Deliberazione Consiliare – Dichiarazione di Dissesto Finanziario ai sensi dell’art. 246 del D. Lgs. n. 267/2000”. Ma prima di ciò, ripetiamo, i Revisori dicono che bisogna dichiarare la decadenza del Piano. Siccome l’adozione è stata fatta con un atto deliberativo, crediamo che la decadenza debba avere la stessa valenza, ovvero necessita un nuovo atto deliberativo. Chiariamo che noi non vogliamo dettare procedure o regolamenti ad alcuno. Le nostre sono soltanto delle riflessioni in considerazione degli atti che leggiamo. Magari nel corpo della delibera della proposta di Dissesto (che non abbiamo purtroppo letto), in premessa ci sarà scritto che “si dichiara decaduto il Piano”.
Potrebbe apparire palese il fatto che se il Consiglio comunale approva il dissesto, automaticamente non vuole più adottare il Piano di riequilibrio. La pensa così l’assessore al ramo Crocetta Maira che ci ribadisce che, comunque, il Ministero sa che il Comune non procede con il Piano di riequilibrio, non avendo ottemperato agli adempimenti inseriti nello stesso, come da dichiarazione inviata dall’Amministrazione comunale di Favara subito dopo il suo insediamento, in risposta alla nota della Commissione che chiedeva chiarimenti. Questo automatismo non ci convince pienamente. Ribadiamo: delibera di approvazione c’è stata e delibera di decadenza ci dovrebbe essere. La sindaca Anna Alba in maniera informale ci ha detto che eventualmente si potrebbe emendare la delibera e inserire in premessa la dichiarazione di decadenza del Piano di riequilibrio. Il nostro è comunque un pourparler, toccherà questa sera a funzionari, amministratori e consiglieri comunali decidere il da farsi.