L’ex Assessore Zarbo non ci sta all’aumento di circa 1 milione di euro del servizio di raccolta dei rifiuti.
Gioacchino Zarbo, come ricorderete, era stato licenziato da Manganella, proprio per le sue critiche nei confronti della stessa giunta di cui faceva parte, per il costo esoso del servizio di nettezza urbana e contro il quale aveva dichiarato di voler far battaglia per tagliare i 40 milioni previsti per 7 anni di servizio. Ieri, appresa la notizia dal nostro giornale dell’aumento del costo del servizio, e quindi di conseguenza l’aumento della bolletta che riceveranno i cittadini favaresi, Zarbo ha preso carta e penna ed ha affidato il suo disappunto ad un lungo documento che Vi proponiamo di seguito .
“A scorrere le cifre del Piano finanziario della Tari 2016 si rimane a dir poco sconcertati se si pensa che chi oggi l’ha concepito, fino a pochi mesi fa aveva predicato l’esatto contrario, esponendo al pubblico ludibrio gli amministratori uscenti, gridando allo scandalo sull’inefficienza nella gestione dei rifiuti solidi urbani e promettendo una nuova era, con minori costi, maggiore riscossione e una raccolta differenziata degna di questo nome. Nulla di tutto ciò si è concretizzato, bensì assistiamo a un aumento del costo di oltre 1 milione di euro, all’immobilismo sul versante della lotta all’evasione e al paradosso di una raccolta differenziata che non migliora né tantomeno riduce il peso della Tari ai Favaresi: per intenderci, quelli che hanno sempre pagato e che così procedendo continueranno a pagare sempre di più. Come se non bastasse, a fronte del presenzialismo dell’Assessore Attardo in lungo e largo le vie e contrade dell’agro Favarese, il servizio di spazzamento continua ad interessare solo le arterie principali, mentre in quelle secondarie ci si ostina a far finta di non vedere il tristissimo campionario dei sacchetti “impiccati”! E non può bastare l’aggravio dei costi di trasporto e conferimento a discarica per giustificare cotanto FALLIMENTO! Le cifre parlano chiaro, aldilà di ogni giustificazione o presunta tale. Il servizio, da Giugno a ora, è aumentato vertiginosamente in termini economici, sebbene sia tale e quale al primo semestre del corrente anno. Come mai le promesse elettorali sono state ampiamente disattese? Perché un esperto del settore come il Geologo Attardo, da sei mesi Assessore all’Igiene Urbana e iper-impegnato in tavoli tecnici alla Prefettura, presso l’Ato e il relativo Consorzio di Imprese non ha invertito la tendenza che egli stesso denunciava sopra i palchi con la maglia a 5 Stelle, sui blog pentastellati o dietro le telecamere locali? Quale amarissimo regalo ha in serbo ai contribuenti Favaresi col conguaglio Tari di fine anno? Da ex Assessore al ramo, “defenestrato” per aver rilevato le criticità del sistema-rifiuti a Favara, auspico di potermi confrontare in pubblico con l’attuale Assessore, nonché Vice-Sindaco, per mettere i puntini sulle troppe I che lui stesso ha dimenticato di apporre nell’ispirare il Piano finanziario della Tari 2016, per fargli esplicitare le motivazioni che stanno alla base della proroga di 1 anno (intervenuta solo all’approssimarsi della scadenza del servizio e poi giocoforza “declassata” a 6 mesi) dell’attuale e un tempo vituperato appalto, per capire, nella sostanza, cosa c’è di diverso nella Favara a 5 Stelle rispetto alla Favara che il Direttorio Grillino ha abbindolato in campagna elettorale.
Ne va della Verità, che nessuno può eludere, malgrado il Piano finanziario della Tari 2016 sia già freddamente servito”. Gioacchino Zarbo