I cittadini contribuenti di Favara avranno un aggravio di spesa di oltre il 20% in più sulla bolletta di conguaglio dalla TARI, la tariffa sui rifiuti, per l’anno 2016. Il Consiglio comunale nella seduta di ieri sera, convocata con i caratteri di straordinarietà e urgenza, ha approvato il Piano Economico Finanziario del Servizio Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani Anno 2016 proposto dalla Giunta comunale della sindaca pentastellata Anna Alba, che ha determinato un aumento del costo di circa 1 milione e 200 mila euro. Infatti approvando il Piano i consiglieri hanno approvato anche le tariffe TARI 2016 che l’ufficio tributi ha rideterminato in relazione all’esoso aumento del costo del servizio, calandole sulle singole utenze. Un aumento di oltre il 20% del costo del servizio che avrebbe dovuto scatenare un’accesa discussione se non proprio una vera rivolta, e che invece ha visto l’aula consiliare praticamente vuota, senza cittadini, con la presenza dei soli “addetti ai lavori”.
I consiglieri di minoranza hanno tentato una minima opposizione, ma trattandosi di “cose già fatte” c’è stata solo una mera presa d’atto, e nolenti o dolenti hanno accettato la triste realtà con rassegnazione. “Se non possiamo fare niente per abbassare i costi per il 2016 praticamente già terminato – ha detto il consigliere Tonino Scalia – che almeno di programmi per il futuro, soprattutto per avere un utile sulla differenziata ma anche effettuando maggiori controlli sul servizio che a fronte di un costo esoso e la presenza di tanto personale, non viene reso nel modo giusto, con la città sempre sporca”. Scontato l’esito delle votazioni dei vari atti, 14 i si (tutti i consiglieri del Movimento 5 Stelle), 7 i no (i consiglieri della minoranza), 3 gli assenti. Superato il piatto forte del Piano economico dei rifiuti il Consiglio ha approvato le nuove tariffe Tari che prevedono un aumento medio di oltre il 20%. Nel particolare del 12.50% per la parte fissa relativa ai m2 dell’abitazione, e del 7.70% per la parte variabile relativa al numero dei componenti del nucleo familiare. Quindi la presa d’atto delle varie tariffe, tutte già al massimo previsto dalla legge, quali la Tasi, l’Imu, la Tosap, l’addizionale comunale Irpef, l’imposta sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni. Aumentata al massimo l’unica tariffa che ancora reggeva ovvero la Tasi per i fabbricati rurali ad uso strumentale.
Il vice sindaco nonché assessore al ramo Lillo Attardo nel suo intervento, facendo diversi riferimenti ai nostri precedenti articoli e prendendoci quasi come controparte, ha detto che ne Lui ne il suo Movimento avevano annunciato la Rivoluzione sui rifiuti e che in sei mesi di Governo della città non si può pretendere chissà quale cambiamento. “L’aumento di circa €. 1.200.000,00 del costo del servizio è dovuto a diversi fattori indipendenti dalla nostra volontà – ha detto Attardo – la prima trance è di circa 450 mila euro, somma comunicata dalla dirigente Giuseppina Chianetta quali somme dell’anno precedente non conteggiate. Poi c’è l’aumento del costo del conferimento per circa 400 mila euro. Si aggiunge poi il maggior costo del trasporto presso la discarica in provincia di Catania per circa 135 mila euro. Infine nel bando di gara che noi abbiamo solo prorogato i costi per gli anni 2013 e 2014 erano presunti, quelli reali invece hanno accertato un aumento di circa 170 mila euro”. L’assessore Attardo ha anche comunicato alcuni dati del servizio come per esempio i rifiuti indifferenziati, conferiti alla data del 30 novembre 2016, che ammontano a 10.611 tonn, che rispecchia in linea di massima il risultato del 2015 quando furono conferiti per l’intero anno 11.700 tonnellate. “In questi mesi abbiamo dimezzato la circolazione degli autocompattatori – ha detto ancora Attardo – aumentiamo la differenziata che è arrivata al 17%, una percentuale ancora bassa ma in notevole aumento. Differenziata spalmata su tre giorni con i differenti materiali. Riciclo che ancora non ci da un guadagno – ha tenuto a precisare l’assessore – poiché non era stato mai fatto un contratto per avere riconosciuto un beneficio economico dalla differenziata. La nostra prospettiva – ha concluso Attardo – è la gestione in house del servizio. Attualmente siamo nella Srr 4 e stiamo lottando per convincere altri comuni a supportare la nostra iniziativa”.