Istituire e regolamentare il marchio De.c.o, questo è l’oggetto della proposta presentata oggi dai Consiglieri del Movimento 5 Stelle Leonardo Caramazza e Vincenzo Lentini. Occorre valorizzare le eccellenze del territorio per attuare decise politiche di sviluppo economico.
“Due sono i settori strategici che dovranno essere i motori della nostra economia il turismo e l’agro-alimentare- ad affermarlo sono i Consiglieri Caramazza e Lentini. E proprio su quest’ultimo settore, l’agro-alimentare, abbiamo iniziato a percorrere una strada precisa, una ricerca minuziosa dell’eccellenza, della tipicità e dell’identità Favarese.
In questa ottica si muove la nostra proposta dell’istituzione del marchio De.C.O, (Denominazione Comunale d’Origine), punto di partenza per il riconoscimento e la valorizzazione dei nostri prodotti tipici locali. Da mesi abbiamo lavorato per dare questo trampolino di lancio a tutti i nostri commercianti, agli imprenditori e agli artigiani, in modo da poter promuovere al meglio i nostri prodotti, su tutti l’Agnello Pasquale simbolo della Città. Il Comune ha tra i propri fini istituzionali, l’assunzione di opportune iniziative dirette a sostenere e tutelare il patrimonio di tradizioni, cognizioni ed esperienze, relative alle attività agro-alimentari e gastronomiche, dirette alla produzione e preparazione di quei prodotti e di quelle specialità locali che, essendo tipiche di Favara, rappresentano un vanto del territorio comunale e sono quindi, meritevoli di essere valorizzate. Il Comune deve quindi assumere, adeguate iniziative a favore di sagre e manifestazioni che, per il loro radicamento sul territorio comunale, sono motivo di particolare interesse pubblico e come tali, meritevoli di valorizzazione. Attraverso l’istituzione del marchio De.C.O si mira a conservare nel tempo i prodotti che si identificano con gli usi e che fanno parte della cultura popolare locale, tutelare la storia, le tradizioni, il patrimonio culturale e i sapori legati alle produzioni tipiche locali. I prodotti che si fregiano della De.C.O. devono essere prodotti nell’ambito del territorio del Comune di Favara ed essere strettamente legati alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali. In questi primi sei mesi abbiamo dovuto subire polemiche e critiche per attività amministrative del tutto dovute e obbligate, abbiamo dovuto certificare un dissesto finanziario in ritardo di almeno due anni, abbiamo dovuto accollarci sulle nostre spalle un aumento della TARI causato da fattori esterni, come l’ordinanza del presidente della Regione Crocetta e l’inserimento nel piano finanziario di voci risalenti addirittura al 2013, (Amministrazione Manganella). Adesso vogliamo e dobbiamo risollevare le sorti di questa città e iniziare a pianificare una ricostruzione sociale ed economica, che deve passare necessariamente nelle mani dei nostri giovani, miei coetanei che devono riprendersi la propria città, per costruirsi qui, e non altrove, il loro spazio di mondo privilegiato. Per fare questo credo sia necessaria la collaborazione di tutte le parti sociali, imprenditori, commercianti, studenti e professionisti. Dalla nostra c’è la massima e totale collaborazione”.