Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo, Consigliere del gruppo misto del Comune di Favara, affidano ad una lunga lettera la loro valutazione sui primi 6 mesi di governo 5 stelle. A loro dire, nulla è cambiato in città dal trionfo elettorale del giugno u.s. Una dura lettera che non fa sconti al Sindaco Anna Alba ed alla sua Giunta, dal dissesto finanziario ai rifiuti, dai turni di erogazione idrica ai costi dei servizi in aumento.
“Dopo i primi sei mesi di amministrazione, con una Giunta che si è distinta esclusivamente per il subitaneo ricorso al dissesto finanziario, ancora si è in attesa della tanto millantata discontinuità, della presenza di una guida credibilmente istituzionale, di un’Amministrazione degna di questo compito”, affermano Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo.
“La Città continua ad agonizzare- continuano le Consigliere di opposizione- dai rubinetti acqua non ne scorre ma si continua a pagare il canone di depurazione per un depuratore che l’Arpa ha conclamato che non depuri. La raccolta dei rifiuti risulta fallimentare sebbene i proclami, le conferenze stampa e la difesa ad oltranza in faccia alla cruda evidenza. I costi dei servizi aumentano in beffa ai soliti contribuenti, ulteriormente vessati da accertamenti, diffide e pignoramenti. E così a pagare per l’intollerabile incompetenza di chi si è inventato “Amministratore” tra un tasto e l’altro di un computer saranno ancora e solo i Cittadini. È inaccettabile che il “nuovo Sindaco” e i “suoi” Assessori si difendano dicendo che è tutta colpa di chi ha amministrato prima, così come non regge più l’alibi delle difficoltà finanziarie, perché, ad esempio, non ci vuole un’intera legislatura o chissà quale finanziamento comunitario per accorgersi di ciò che accade ogni giorno alle rotonde “do Conzu” o dell’Itria per porre in essere i rimedi del caso: occorre solo scendere per strada e metterci la faccia, oltre le telecamere e il web, in carne ed ossa, con la propria dignità, la propria Storia, le proprie idee. Non ci sono scusanti.Le emergenze della Città si conoscevano ben prima e fin da subito ci si aspettava, per quanto promesso dinnanzi persino a Di Battista e alla Piazza Cavour gremita di forestieri Grillini, un radicale cambiamento di direzione, una “nuova Alba per Favara”, motivo per il quale questo “Direttorio mascherato da Amministrazione” ha stravinto le consultazioni elettorali. Invece tutto procede in modo approssimativo, all’insegna dell’impreparazione, dell’arroganza da ignoranza ed in assenza di una programmazione finalizzata alla risoluzione dei problemi del territorio e ciò nonostante i consulenti a titolo gratuito o gli esperti in fondi comunitari. Negligenze, queste, che caratterizzano un modo di amministrare che somiglia molto al “tirare a campare” o, forse, alla consapevolezza che con l’arrivo dei Commissari Ministeriali diverrà arduo “tirare a campare” … Certo è che, ora, il potere è in mano loro e la responsabilità di molte scelte “discutibili” non può che ricadere su questa “Amministrazione a 5 Stelle”, che continua a dare prova della sua inefficienza, per la quale, da giorni ormai, le lamentele e le preoccupazioni dei Cittadini cominciano inesorabilmente a venire a galla. Prepariamoci al peggio, anzi, facciamo in modo che ci sia un limite al peggio. Si passi dal “mal di pancia” che ha determinato il trionfo elettorale grillino alla necessità di evitare che Favara venga abbandonata a se stessa, al patologico immobilismo, alla bieca rassegnazione. I Favaresi di buona volontà si facciano coscienza critica e costruttiva: lo devono a chi dovrà ereditare questa Città, alle generazioni più giovani, a chi vuole continuare a vivere e crescere nella propria terra, oltre l’approssimazione, tirando fuori il meglio che Favara può e sa dare, da veri Cittadini. Noi staremo dalla loro parte”.