Sicilia Futura ad Agrigento, per il tramite del Capogruppo al Consiglio Comunale Nuccia Palermo, interviene sulla situazione incredibile che vivono gli abitanti di via Fiume al Villaggio Mosè.
“Sempre più lunga sembra essere la colonna dei destinatari nelle decine di comunicazioni che gli abitanti di Via dei Fiumi, zona popolosa del Villaggio Mosè, hanno protocollato ed inviato ufficialmente reclamando un disservizio tra i più fastidiosi ed inaccettabili qual è la mancanza di acqua ad uso umano. È assurdo abbandonare decine di cittadini all’oblio soprattutto se pensiamo che privare del bene primario qual è l’acqua è un qualcosa che va contro natura – sostiene il Capogruppo Palermo – ancora più assurdo è rimanere in silenzio dinnanzi alle dichiarazioni fatte in consiglio pochi giorni orsono dove un dirigente sottolinea come alcun potere ed alcuna funziona ha l’Ente comune nella problematica. Sottolineiamo come poco accettabili siano tali dichiarazioni – continua Nuccia Palermo – perché cozzano inesorabilmente con il ruolo del Sindaco all’interno prima dell’Ato ed adesso dell’Ati, prestigioso organo di controllo posto al di sopra del Gestore, ma soprattutto si scontrano con la responsabilità ricadente sulla persona del primo cittadino in merito alla salute pubblica. Abbiamo fatto un sopralluogo , dietro invito di uno dei residenti, pensando che la zona vivesse esclusivamente un disagio idrico ed invece oltre alla non potabilità i residenti sembrano abbandonati al proprio destino sotto tutti gli aspetti. Ci siamo ritrovati dinnanzi ad una gincana visto che la zona, dove vi è tra le altre cose ubicata una scuola, risulta essere piena di scavi, di buche, di transenne e di una limitata segnaletica della quale dubitiamo sulla corretta istallazione a norma di legge. Per quest’ultima chiediamo ufficialmente ai nostri uffici una verifica sui luoghi atta al ripristino del manto stradale riportandolo in condizioni di sicurezza. Ricordiamo che la zona è densamente popolata e frequentata da bambini. Dopo ben più di 5 mesi dal problema una semplice diffida fatta in data 17 gennaio, da parte del Sindaco, a nostro parere non risulta bastevole – afferma ancora Palermo – quindi chiediamo la convocazione ufficiale dei vertici di Girgenti Acque in sede dell’Assemblea dell’Ati. Infine, comunichiamo che abbiamo protocollato mezzo pec la richiesta di convocare un consiglio aperto al fine di chiarire le competenze e le eventuali responsabilità per addivenire ad una soluzione concreta e reale alla problematica che da già troppo tempo vessa i cittadini”.