Laura Mossuto si dimette da Capogruppo del Partito Democratico.
Una lunga lettera, che Vi proponiamo integralmente di seguito, spiega le ragioni per le quali l’Avv. Laura Mossuto, battagliero Capogruppo del PD in Consiglio Comunale a Favara, dopo pochi mesi dall’inizio della consiliatura, ha deciso di dimettersi dalla guida del gruppo consiliare
“I recenti accadimenti politici- afferma la Mossuto- hanno palesato una profonda spaccatura all’ interno del Pd che si riflette anche sul gruppo consiliare del comune di Favara.
Sebbene sia assolutamente legittimo che anche i consiglieri abbiano opinioni diverse all’ interno di un partito, soprattutto del Partito Democratico, resto intimamente convinta che la necessità di fare fronte comune nelle decisioni più delicate della vita politico- amministrativa sia una condizione inscindibile di un gruppo consiliare compatto ed, ancora più importante, passo essenziale per una attività politica che abbia come obiettivo primario quello di riacquistare credibilità mettendosi al servizio del paese.
La decisione di accettare la carica di capogruppo- continua il giovane Consigliere del PD- è stata per me intimamente legata alla volontà di essere un tramite tra la base ed il consiglio comunale. Nel corso dei mesi l’esigenza è diventata quella di riavvicinare al partito ed, in generale ad una discussione ampia tra le sensibilità di sinistra, i tanti e le tante che disillusi dalle scelte nazionali e locali non hanno più creduto nella fattibilità di questo progetto.
Il ruolo, oggi, non rispecchia più i miei intendimenti; al contrario, rispecchia fedelmente le fratture che coesistono ormai da troppo tempo all’ interno del Partito Democratico.
La mia appartenenza al partito democratico non è evidentemente in discussione; credo e continuerò a credere in un progetto democratico che sappia fondere le sensibilità della sinistra e che sia capace di individuare degli obiettivi comuni ed irrinunciabili.
Questa è l’ esigenza che avverto come preponderante prima che il ruolo istituzionale.
Ritengo, pertanto- conclude l’oramai ex capogruppo del PD- che le dimissioni dalla carica di capogruppo siano la giusta scelta ed al contempo lo stimolo, per me, alla ripresa del progetto originario -quello per il quale ho accettato un impegno politico- per il partito, un monito a riacquistare una unità di intenti e finalità che abbiano come solo riferimento il bene comune”.