Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva. Parola del Signore
Muti e sordi, ciechi e storpi, lebbrosi e paralitici, nonostante è stato raccomandato loro di non rivelare nulla, gridano ai quattro venti di essere stati guariti da Gesù di Nazareth. Molti trovano nelle parole di questo Maestro un po’ strano e rivoluzionario il vero senso del vivere la vita, hanno sperimentato l’amore di un Dio vicino ai peccatori, agli emarginati. Più che un Maestro vedono un uomo che sorride ai bambini, nonostante Pietro e compagni cercano di allontanarli, lui invece li abbraccia e li porta come modello per l’ingresso nel suo regno. I bambini nella società ebrea non contavano nulla così come la donna, Gesù non li emargina, non fa differenza di persona, li fa sentire importanti anche perché lo sono, consola e ama tutti… anche i Farisei.
Si commuove e piange davanti alla morte dell’amico Lazzaro, lo risuscita, così come risuscita la figlioletta di Giairo… sfama quattromila uomini… ma tutto questo non basta gli si chiede un segno.
Spesso si ente dire “ se Dio esistesse veramente non ci sarebbero le guerre, i bambini non sarebbero sfruttati e non morirebbero di fame, le donne non sarebbero violentate e uccise, i musulmani non avrebbero motivo si vivere, gli africani non verrebbero da noi…. “
Dio non è una marionetta a nostro servizio e neanche il grande burattinaio che tira i fili e tutto viene eseguito alla lettera. Il Signore rispetta la nostra volontà e ci lascia liberi, tutto quello che succede e solo frutto dell’egoismo e della cattiveria dell’uomo. Dio per dimostrare la sua esistenza dovrebbe continuamente esaudire i nostri desideri, a volte seri, molto più spesso futili ed inutili? Di quanti altri segni abbiamo bisogno per credere che Dio è ed è presente nella nostra quotidianità? Non ci bastano i segni che il Signore ci mostra ogni giorno?
Il sorgere del sole e il suo tramonto, l’amore di una mamma e di un papà che ti custodisce e non ti fa mancare nulla. La testimonianza di uomini e donne che ogni giorno in ogni angolo della terra si spendono per chi è in difficoltà e non ha nulla… Sono tanti i segni di un amore misericordioso e infinito di un Dio che ci ama alla follia. Un ultimo segno è l’Eucarestia, il più grande dono che il Signore Gesù ci ha lasciato.
Solo chi ha un cuore indurito, non è aperto all’ascolto non sa scrutare ciò che quotidianamente avviene di prodigioso attorno a noi. Impariamo a non chiedere segni ma essere un segno vero partendo dallo spezzare il Pane e dall’ascoltare ogni Parola che esce dalla bocca di Dio.
Pace e bene
Fra Giuseppe Maggiore