Sono stati pienamente confermate le gravi criticità nel sistema dei controlli interni delle Comune di Favara, relativi all’esercizio 2015. Lo ha deliberato la Sezione di controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti di Palermo, nella sua adunanza pubblica del 7 febbraio scorso. Nella seduta è stato convocato e sentito il rappresentante dell’Ente, nel particolare caso il segretario generale, per esaminare le memorie presentate in relazione alle criticità mosse dei magistrati contabili sui sistemi di controllo interni. I magistrati della Sezione, Maurizio Graffeo presidente, Anna Luisa Carra consigliere, Gioacchino Alessandro relatore, hanno sentito il segretario generale, che ha ribadito di essere in servizio dal febbraio 2016 e quindi dopo gli esercizi contestati, sulle gravi carenze, già state rilevate per l’esercizio 2014 e reiterate anche per il 2015. Nella memoria vengono citate, tra l’altro, come giustificazione anche “le notevoli difficoltà ambientali e organizzative incontrate e segnalate”.
Il collegio della Corte dei Conti “pur prendendone atto ritiene le giustificazioni addotte del tutto inidoneo a far venir meno le gravi carenze contestate, essendo evidente che l’implementazione del sistema dei controlli interni deve prescindere da accadimenti contingenti quali la successione del personale di vertice dell’Ente e le difficoltà organizzative interne”. I magistrati hanno confermato la loro opinione su “una grave situazione generale di trascuratezza presente rispetto ad una funzione di vitale importanza per la salute dell’Ente, in quanto il sistema dei controlli è finalizzato a garantire il fisiologico ed efficace proseguimento dei fini istituzionali, correggendo tempestivamente eventuali scostamenti dai canoni di legalità, efficienza e consentire, nel contempo, la più trasparente verifica e rendicontazione della stessa a beneficio della comunità amministrata”. Secondo i magistrati della Corte dei Conti, “le deduzioni fornite in memoria appaiono riferite unicamente al ritardo della presentazione del referto, adducendosi difficoltà nell’acquisizione della documentazione avvenuta nel corso del 2016 e tralasciando, invece, di riferire sugli aspetti sostanziali dei controlli interni e dei rilievi mossi, rispetto alle quali il questionario prodotto lascia emergere un quadro di gravi lacune”. In relazione a ciò il presidente scrive che “il Collegio deve confermare tutte le criticità rilevate ed esprimere forti preoccupazioni in considerazione di un sistema gravemente carente che denota uno stato di profonda e strutturale crisi organizzativa e funzionale dell’Ente che impedisce la realizzazione delle finalità preposte”.
La lunga delibera della Corte dei Conti cita ancora una volta le criticità come la totale carenza di un sistema di controllo di gestione che impedisce la possibilità di verificare se l’attività amministrativa risulti indirizzata in conformità ai precetti di efficacia, efficienza ed economicità; anche la mancanza di controllo strategico rende possibile la verifica rispetto agli obiettivi predefiniti dei risultati raggiunti; anche l’inadempimento sui controlli sulle società partecipate dall’Ente con la definizione di specifici obiettivi gestionali per ciascuna società e il costante monitoraggio sull’andamento delle stesse, al fine di analizzare prontamente gli eventuali scostamenti. La Corte dei Conti rileva che le criticità riscontrate “si pongono purtroppo in continuazione con quelle già accertate della Sezione relativamente all’esercizio finanziario 2014”.
In conclusione, il Collegio “nel censurare la descritta condizione di grave carenza che pervade tutto il sistema dei controlli interni dell’ente, deve rammentare come la condizione di crisi strutturale in cui versa l’Ente, sfociata nella procedura di dissesto finanziario, rende ancor più urgente l’implementazione e l’adeguamento del sistema dei controlli ed appare un presupposto imprescindibile per schiudere un percorso di risanamento credibile ed effettivo”. La Corte dei Conti, Sezione di controllo della Regione Siciliana, pertanto, accerta la presenza, nei termini evidenziati e descritti nel verbale, di tutti i profili di criticità e ha deliberato di trasmettere copia della deliberazione, per le valutazioni di competenza, alla Procura Regionale della Corte dei conti.