Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti». Parola del Signore
Signore insegnaci a pregare, così si rivolgevano i discepoli a Gesù dopo aver sperimentato la loro incapacità di pregare veramente il Signore che conosce benissimo quali sono veramente le nostre necessità. Spesso pensiamo di pregare a vuoto, ci sembra di non venire ascoltati, eppure Gesù nel brano odierno ci dice: “ chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”.
Quante volte abbiamo chiesto al Signore una guarigione di un giovane o di una padre o una madre di famiglia o di risparmiare un bambino gravemente ammalato e non abbiamo avuto risposta. Se non veniamo accontentati è perche il Signore vede ciò che noi non vediamo, le sue vie non sono le nostre vie, così come i suoi pensieri non sono i nostri pensieri. La preghiera vera che non è solo richiesta ma è lode e ringraziamento ci aiuta a crescere e a conoscere la volontà di Dio.
La preghiera è dialogo con il Signore ed è lo stesso Gesù che ci indica la strada della preghiera. Prima di fare delle scelte o compiere dei miracoli Gesù si ritirava in preghiera, in intima relazione con il Padre. Nell’orto degli ulivi chiede al Padre di allontanare il calice amaro della Passione ma poi accetta di compiere la volontà di Dio.
Non ci dobbiamo dare per vinti, dobbiamo comunque chiedere ed essere pronti a compiere la volontà di Dio, “Dio è Padre – scriveva il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer – non perché esaudisce tutti i nostri desideri, ma perché mantiene le sue promesse”. Ci da più di quanto noi chiediamo, ci da se stesso e ci dona il suo Santo Spirito.
Un genitore non è buono perché accontenta i figli in ogni cosa è buono perché da ciò che è necessario per la crescita dei figli.
Il Signore sa come farci crescere anche se attraversiamo momenti difficili egli non ci abbandona e sempre con noi, cerchiamo, bussiamo al suo cuore di Padre e chiediamoli di prenderci per mano lui farà il resto.
Alcune volte le nostre preghiere non hanno effetto perché sono delle pretese, un mettere alla prova Dio. Una preghiera non fatta col cuore, rischia di trasformarsi in apparenza, esteriorità, e diventa addirittura blasfema e sgradita a Dio!
La nostra preghiera è credibile solo se siamo capaci di viverla nella nostra vita, incarnando ciò che preghiamo.
Se non siamo capaci di metterci in discussione, se non siamo capaci di perdonare, di amare, di andare incontro ad ogni fratello significa che la nostra preghiera è sterile e non da frutti.
Gesù conclude affidandoci la regola d’oro: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”
Se vivessimo questa piccolissima regola il mondo sarebbe totalmente diverso.
In noi c’è la pretesa che gli altri ci amino, ci rispettino, ci riservino le giuste attenzioni…
ma noi come ci comportiamo nei confronti degli altri?
Augurandovi una buona e santa giornata vi dono una preghiera attribuita a San Francesco che sicuramente ci aiuterà a vivere meglio la Parola del Vangelo di oggi.
Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace: dove è odio, fa ch’io porti amore, dove è offesa, ch’io porti il perdono, dove è discordia, ch’io porti la fede, dove è l’errore, ch’io porti la Verità, dove è la disperazione, ch’io porti la speranza. Dove è tristezza, ch’io porti la gioia, dove sono le tenebre, ch’io porti la luce. Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto: Ad essere compreso, quanto a comprendere. Ad essere amato, quanto ad amare Poiché è Dando, che si riceve: Perdonando che si è perdonati; Morendo che si risuscita a Vita Eterna.
Pace e bene
Fra Giuseppe Maggiore