A pensarci bene si passa l’esistenza ad aspettare quanto promesso dalla politica.
Noi siciliani aspettiamo ancora che lo Statuto speciale della Regione Siciliana approvato con R.D.L. 15 maggio 1946 e convertito in legge costituzionale il 26 febbraio 1948 produca gli effetti voluti dal legislatore in favore dell’Isola.
Più recente, 26 milioni di italiani hanno detto “si” all’acqua pubblica ma il “si” si è trasformato in un lento stillicidio, fatto di ricorsi in Cassazione, decreti legge, vuoti normativi e ricorsi al TAR. Intanto, tutto è rimasto immutato, come se il popolo non si fosse mai espresso.
Le promesse sul petrolchimico di Gela, su Priolo, Augusta. Le grandi promesse sullo sviluppo turistico di Agrigento, mentre per decenni le fogne cittadine inquinano il mare, le zone industriali della provincia sono nel quasi abbandono così come lo sono i collegamenti stradali, non ancora accettabili i ferroviari e l’elenco è lungo. Cosa più grave, continua a mancare il lavoro. Quest’ultima è una vergogna di enorme proporzione.
La casta politica sta mantenendo se stessa e nel farlo offre al popolo qualche contentino e tanta, tantissima speranza.
E la speranza si rinnova ad ogni elezione, locale, regionale, nazionale ed europea. Gli eletti, fenomeno più diffuso negli ultimi decenni, non giocano partite politiche, ma una sorta di partita di calcio, dove a vincere è la squadra con la maglia del partito, non la tifoseria o gli spettatori. Lo scontro è tra maggioranza e opposizione e all’interno delle maggioranze e delle opposizioni, ma non per il bene del popolo, del quale sembrerebbe non importi a nessuno, ma per portare avanti strategie vincenti per questo o per quell’altro partito politico. E, strano a dirsi, nel popolo fottuto trovano anche le tifoserie, a volte anche accanite.
Crocetta si ricandida e lancia un movimento a “connotazione socialista”. Rosario Crocetta consapevole di avere governato bene la Sicilia e puntando sui grandi risultati raggiunti si ripropone ed è sostenuto dalla sua “tifoseria”. La notizia dovrebbe commentarsi da sola, ma, pronto a perdere la scommessa, Crocetta per ricandidarsi è sicuro di ottenere un buon risultato elettorale. Molto probabilmente, non sarà rieletto, di contro conserverà e manterrà il suo “peso politico”. Continuerà a giocare in seria “A” sostenuto dalla sua tifoseria. “Abboné”!
Anche a Favara si aspetta. Per la precisione si aspetta da nove mesi la grande novità, ché l’ordinario non salva la città. Si aspetta e si spera fiduciosi.
Personalmente, senza fottermi la testa con chissà quale atteso miracolo, aspetto la nuova proposta di bilancio per l’esercizio finanziario in corso per confrontarlo con il programma elettorale e capire se devo aspettare fatti nuovi e migliori o lasciare perdere e affidarmi alla Provvidenza.