E’ stato firmato dal presidente della Regione, il decreto del fondo da 36 milioni per la disabilità già stanziati il 1 marzo, a 30 giorni dall’approvazione della legge.
Con il decreto, valutato positivamente da commissione salute dell’Ars, vengono stabilite 2 fasce immediate di interventi, una per i disabili gravissimi che riceveranno per i prossimi tre mesi 5400 euro, una per i disabili di media
intensità, che riceveranno 3 mila euro di assistenza.
Tali anticipazioni sono erogate nelle more dei progetti individuali di vita indipendente, che saranno elaborati da ASP in concorso con le Uvm dei distretti sanitari, entro 90 giorni.
Tali risorse vengono erogate direttamente alla persona con disabilità o al rappresentante legale, sulla base della sottoscrizione con l’Asp di un patto di cura che dimostri che le risorse vengono destinate al benessere della persona
con disabilità.
Il patto di cura sarà sottoposto a controlli periodici e se dovessero essere verificate inosservanze, verrà sospeso l’assegno. “E’ una risposta concreta – dice il presidente – l’unica possibile se non si vogliono perdere dei mesi, perché le forme di assistenza indiretta sono sottoposte ad adempimenti burocratici che non sono compatibili con la risposta immediata che dobbiamo a quei disabili gravissimi che in questi anni non hanno ricevuto livelli adeguati di solidarietà.
Ovviamente – continua – le risorse monetarie non sono l’unica forma di assistenza. Infatti tali somme vanno a integrare gli altri benefici economici statali già concessi loro e le forme di assistenza sanitaria domiciliare concessa da ASP e dai comuni.
La vera iniziativa comincerà in commissione bilancio già la prossima settimana, laddove sono state previste risorse addizionali per circa 200 milioni l’anno.
Rispetto alla questione sollevata da taluni sulle fonti di entrate da utilizzare per il fondo sulla disabilità, – aggiunge Crocetta – contesto quanti affermano che staremmo introducendo nuove tasse per trovare i soldi. Voglio precisare che a partire dal 2018 non ci sarà nessuna tassa aggiuntiva per i siciliani, ma semplicemente l’impossibilità di ridurre l’addizionale irpef , per permettere la creazione del fondo. Non è una novità che i servizi vengano pagati con le tasse dei cittadini. Non si capisce però perché quando con tali tasse si pagano stipendi e contributi va bene, e si sollevi il caso se tali entrate vengono destinate a cittadini che hanno più bisogno.
Su questo farò battaglia, perchè il fondo deve essere assolutamente creato. Chi contesta che non riduciamo l’addizionale irpef per far fronte alle esigenze dei disabili, indichi vie alternative di entrate perché dopo ogni proposta fatta, mi sono visto piovere addosso una montagna di critiche. Non si può infatti dire, da un lato che bisogna creare il fondo e dall’altro sostenere che non si possa toccare il sistema delle entrate e delle uscite. È chiaro che essendo l’attuale proposta di bilancio in pareggio, per trovare le risorse necessarie per i disabili, occorre o toglierli ad altre categorie o prelevare risorse dal sistema fiscale. Dalla prossima settimana – conclude il presidente- faremo finalmente chiarezza tra chi vuole costituire il fondo e chi ne impedisce la costituzione”.
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