DENUNCIATO UOMO ACCUSATO DI ATTI PERSECUTORI E MALTRATTAMENTI AI DANNI DELLA EX MOGLIE.
I Carabinieri della Stazione di Sciacca hanno notificato un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Sciacca, dott.ssa Nodari, ad un cittadino saccense, G.F. di anni 46, con la quale è stato disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla sua ex moglie, vittima di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, prescrivendo allo stesso di mantenere una distanza dalla donna di almeno 200 metri.
Il provvedimento cautelare giunge al termine di indagini coordinate dal sostituto Procuratore della Repubblica dott. Christian Del Turco, in seguito alle denunce sporte dalla vittima nei mesi scorsi, allorquando l’indagato, ex marito, si rese responsabile di atti violenti e danneggiamento aggravato nei confronti della stessa e del suo attuale compagno.
Lo stesso verrà interrogato nei prossimi giorni dal Giudice per le indagini preliminari.
Il comando Compagnia Carabinieri di Sciacca sottolinea, “come sia fondamentale segnalare o denunciare immediatamente questi tipi di comportamenti e tutte le condotte di prevaricazione e violenza di genere. Purtroppo, alcune volte taluni comportamenti vengono sottovalutati, portando talvolta conseguenze molto più gravi. Segnalare subito, significa poter operare in tempo, permettendo alle autorità preposte di emanare una serie di provvedimenti, sia di tipo amministrativo che penale, tesi a vincolare, limitare e disciplinare tali dinamiche”.
La sensibilità oggi, in merito alla violenza di genere è molto più percepita e lo stesso legislatore ha previsto varie procedure da applicare in base ad una serie di fattori tra i quali la gravità e la recidività delle condotte. Segnalare in tempo permette anche di dare la possibilità di ammonire il soggetto che pone in essere tali comportamenti, contemperando eventualmente in caso di recidività i successivi provvedimenti.
Si ricorda inoltre, laddove vi dovessero essere comprensibili riluttanze, che le normative e le procedure in questi casi, garantiscono la massima riservatezza a tutela delle vittime.