Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». Parola del Signore
Potremmo ascoltare questa parola di Gesù come la beatitudine della fiducia. Può sconfiggere l’angoscia e lo smarrimento che sembrano attanagliare il cuore e chiuderlo ad ogni prospettiva di bene. Gesù ci ridona speranza e ridà energia e vita alla nostra esistenza continuamente interrogata dalle forze corrosive del male, che sembrano sopraffare ogni desiderio di amore, di bene, di gioia dentro una realtà dove dominano la complessità e la violenza, l’egoismo e l’odio. Il cristiano non si lascia sconfiggere: sa dov’è la sorgente della fiducia; sa che lo sguardo di tenerezza materna e paterna di Dio si posa su ciascuno, su ciascuna pagina della storia, a ricordarci che egli è fedele al suo amore misericordioso, che egli è salvatore per noi e per il mondo. La sua promessa, al di là delle nostre attese, cancella la paura, la diffidenza, lo scoramento e sopravanza definitivamente i “pungiglioni” del male e della morte. La fiducia ha, dunque, la sua origine nell’adempimento delle promesse di Dio: che ci assicura un posto nella gioia senza fine. Dentro i momenti e le vicende in cui la fiducia può attenuarsi, Dio irrompe come una Presenza liberante e si prende cura delle nostre ferite, delle nostre insicurezze, diventando per noi garanzia di pace, di giustizia, di novità. Ma a condizione che ci apriamo a lui e crediamo che nulla gli è impossibile. La salvezza, la guarigione del cuore è perciò affidata alla libertà del credere, alla decisione di confidare totalmente nella sua parola: “Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo” (Gv 16, 33). Davanti alle nostre resistenze e diffidenze, che vorrebbero vedere con gli occhi della carne la strada verso la salvezza, la risposta di Gesù è lapidaria: “Io sono la via, la verità, la vita”. Bisognerà imparare, giorno dopo giorno, questa lezione. Imparare il coraggio di distogliere lo sguardo dalle cose caduche per tenerlo fisso su Gesù, che ci rivela il volto misericordioso del Padre. Qui sta la sorgente della fiducia. Qui si cerca e si ritrova la forza per vincere ogni difficile prova. E si impara a sperare e ad essere speranza. Per noi e per il mondo. (laparola.it)
Pace e bene
Fra Giuseppe Maggiore