Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco». Parola del Signore
Nuovamente Gesù è preoccupato del turbamento dei discepoli. Ripete esattamente le parole dell’inizio del capitolo quattordicesimo. È in questo brano che si comprende con maggiore chiarezza il perché di questo lunghissimo discorso di Gesù, prima del precipitare degli eventi con la sua cattura (capitolo 18). Gesù ormai incamminato decisamente verso la sua ora è preoccupato non tanto di spiegare ai discepoli quello che accadrà, ma di aiutarli a credere. Intuiamo qui con queste parole il senso e il significato della fede: non è semplicemente questione di capire, di ragione, ma è questione di credere, di legarsi cioè a qualcuno che si rivela. La fede è dono e assenso, di qualcuno a qualcuno. Rivelazione e libera accettazione di quella rivelazione. Parte da Dio che si manifesta per legarsi all’uomo, il quale con la sua intelligenza decide di starci. Credere comporta il lasciarsi coinvolgere dalla vita. È così che Gesù dà la pace. Della pace se ne parla nei vangeli a volte in maniera contrastante, in modi che a volte scandalizzano, basti pensare a Lc 12, 51. Nel brano di Giovanni invece l’evangelista ci dice che Gesù dà la pace. Non si sofferma nello spiegare in che cosa consiste questa pace particolare che viene da Gesù, piuttosto articola il “come”: «non come il mondo». Gesù dà la pace aiutandoci a credere. Aiutandoci, con le sue parole, a scorgere la grandezza e la bellezza del Padre. Questa è la pace come la dà solo Gesù. La pienezza della rivelazione, quella pienezza che è costretta, pur di manifestarsi, a cedere al principe del mondo pur potendolo dominare, è il “come” della pace. (laparola.it)
Pace e bene
Fra Giuseppe Maggiore