Ci è apparsa tranquilla Crocetta Maida, l’assessore al bilancio del Comune di Favara. Dalle pochissime parole che ci ha detto al telefono ci è apparsa anche soddisfatta dell’incontro avuto al Ministero dell’Interno in merito all’audizione chiesta per chiarire alcune difficoltà che impediscono la stesura del bilancio stabilmente riequilibrato dopo il dissesto in cui versa il Comune di Favara. Come annunciato durante la conferenza stampa della scorsa settimana, l’assessore Crocetta Maida, unitamente alla sindaca Anna Alba, alla dirigente dei servizi finanziari Carmela Russello e ad uno dei tre commissari straordinari nominati dal presidente della Repubblica per gestire il dissesto, Giuseppe Gaeta, si sono recati presso la Direzione generale delle Finanze locali presso il Ministero dell’Interno, dove sono stati ricevuti dal dirigente generale dottor Verde, al quale hanno esposto le criticità riscontrate per la redazione del bilancio, e che ne impediscono di fatto la quadratura.
Le domande le conosciamo, le criticità e le difficoltà sono state esposte dalla stessa Maida in conferenza stampa. Ma nonostante la missione romana non conosciamo le soluzioni, o quantomeno noi non conosciamo le soluzioni o comunque l’esito dell’incontro con il funzionari ministeriali. Dall’assessore Maida un semplice “state tranquilli”. Troppo poco per una città che aspetta e che vuole sapere, che vuole vedere quella trasparenza e quella partecipazione che ancora dopo un anno non arriva.
Ripeto le domande le conosciamo e con noi la città che attraverso il nostro giornale o altre fonti seguono le vicende polito-amministrative del Comune di Favara. Sono le risposte che adesso vogliamo sapere. Prendiamo per buono quello che ancora la disponibile Crocetta Maida ci ha detto. “Fateci arrivare a casa, analizzare quanto detto e discusso a Roma”. Ci sembra giusto. Anche perché non vogliamo scavalcare nessuno e avere l’anteprima, magari sul consiglio comunale o sulla conferenza dei capigruppo. Non sia mai detto che la Stampa arriva prima e che i consiglieri debbano sapere le cose da noi.
Nel mentre ci ripassiamo la lezione, ovvero le criticità, cioè le domande che la delegazione di amministratori, funzionari e commissari hanno posto al Ministero. Per le risposte aspettiamo buone nuove, se ci sono.