Ci sono quindici salme in lista d’attesa per avere un degna sepoltura al cimitero di Piana Traversa a Favara. Lo stop alle sepolture non è comunque dovuto alla mancanza di loculi, cosa che è stata superata con la costruzione della nuova sezione iniziata lo scorso 27 aprile, lavori che avevano consentito la sepoltura delle prime bare che affollavano le sale mortuarie del cimitero. L’impossibilità a procedere alla sepultura è dovuta al fatto che da qualche settimana si sono fermati i lavori di costruzione, perchè è stata interrotta la fornitura dei moduli. Adesso si ha la singolare situazione che pur essendo liberi diverse decine di loculi, nella sala mortuaria (già al limite della capienza) si sono accumulate 15 bare che non vengono seppellite.
Perché succede ciò, vi starete chiedendo. Presto detto. Siccome non sono stati collocati tutti i moduli, di conseguenza che la Sezione non è completa e non si può procedere alla sepoltura in “verticale” perché il regolamento non lo consente, per cui si ha il paradosso che ci sono decine di loculi liberi e nel contempo decine di bare da seppellire.
Come da Regolamento comunale, infatti, la sepoltura segue un ordine cronologico in relazione alla data di morte, così come nell’allocazione nella nicchia. Per cui prima avviene la sepoltura nella prima fila fino ad esaurimento posti, poi nella seconda e così via. Si può “saltare” il loculo che spetta solo nel caso in cui si opti per una posizione “peggiorativa”. Ci spieghiamo: se dall’ordine cronologico “tocca” la prima fila, si può optare per la quarta e quinta, non si può scegliere invece la seconda. In ragione di ciò, non essendo completata la costruzione della Sezione e dovendosi prioritariamente completare la prima fila, tutto si è bloccato. Non possiamo invece dirvi il perché la fornitura ed i lavori si sono bloccati, semplicemente perché non lo sappiano. Siamo certi invece che 15 bare attendono la sepoltura.
Una nota positiva arriva invece sul fronte della pulizia del Cimitero dove si stano impiegando alcune unità lavorative dell’ex ESA, che stanno operando non solo per la potatura degli alberi e delle siepi, ma anche nel discerbamento.