La sindaca Anna Alba scrive con toni forti e decisi a Girgenti Acque Spa, gestore del servizio idrico, per il grave disagio che sta causando ai cittadini favaresi, diffidandola a ripristinare la normale distribuzione idrica nel Comune di Favara.
“In riferimento alle reiterate segnalazioni dei cittadini favaresi circa i disservizi nella distribuzione idrica in città, che persistono, si diffida codesta Società ad assicurare il definitivo ripristino della normale distribuzione idrica, funzionale ai fabbisogni della popolazione, al fine di non alimentare, ulteriormente, l’esasperazione dei cittadini, che continuano a patire la mancanza di acqua potabile da troppi giorni”. La sindaca indica in oltre 12 giorni il lasso di tempo che pasa da un turno all’altro, ma sui social in tanti lamentano anche turni più lunghi. La stessa Girgenti Acque lo “certifica” sulla sua pagina web dove informa dei giorni e degli orari dei turni di distribuzione nelle varie zone nelle quali è divisa Favara. Tante le caselle vuote e altrettante quelle che annunciano un annullamento o un ritardo nel turno già programmato.
“Considerato che la pazienza dei cittadini, con particolare riferimento agli utenti portatori di handicap e ai titolari di attività commerciali, è stata messa a dura prova da tali gravi disservizi – si legge ancora nella nota di Alba – si diffida codesta Società al ripristino urgente della corretta erogazione idrica contrattualmente prevista, diversamente si procederà alla segnalazione alle Autorità competenti al fine di scongiurare gravi rischi igienico-sanitari connessi al mancato approvvigionamento idrico”. All’ennesima diffida a ripristinare la corretta distribuzione (che non è certo quelle solitamente settimanale a circa un decennio dalla gestione del servizio che doveva garantire la quotidianità della distribuzione) sistematicamente disattesa dal parte del gestore, la sindaca aggiunge anche la richiesta di avere comunicato da Girgenti Acque “il dato inerente il quantitativo di acqua potabile che affluisce quotidianamente al serbatoio comunale per la somministrazione alla cittadinanza”. Ed ancora una precisa richiesta viene avanzata anche all’Ato Idrico a cui si chiede “la verifica dell’eventuale violazione delle norme contrattuali da parte del gestore, assicurando ogni azione a tutela del Comune di Favara”.
Intanto i cittadini oltre a pagare salatissime bollette, pagare sanzioni in caso di ritardo nel pagamento, avere tagliata l’utenza in caso di impossibilità ad onorare il debito, pagano anche la “bonza d’acqua” per lavarsi e pulire la propria casa. Non diciamo per bere poiché mai l’acqua fornita da Girgenti acque e da chi prima di lei, è stata usata ai fini potabili, proprio perché costretti ad accumularla nelle cisterne a causa dei lunghi turni, cisterne che naturalmente non garantiscono la perfetta potabilità dell’acqua. Non è un caso che la Sicilia e la Provincia di Agrigento è una delle maggiori consumatrici di acqua minerale, con l’aggiunta di altri costi.