Carissimi lettori,
vi ringraziamo per la fiducia che ogni giorno riponete su Siciliaonpress, riconoscendoci potere e meriti che, forse, non meritiamo. Noi siamo giornalisti e il nostro compito è informare, lo facciamo anche con articoli forti e tonanti, con vere e proprie denunce, amplificando la protesta, il disagio dei cittadini di Favara e degli altri Paesi. Abbiamo denunciato disservizi, inadempienze, mancanze sui campi più svariati della nostra quotidianità. Ci siamo occupati della scuola, dei servizi sociali, dei rifiuti e naturalmente dell’acqua.
I disservizi o malservizi, che dir si voglia, dalla Società che gestisce la distribuzione idrica, sono temi che quotidianamente il nostro Giornale affronta. Ma l’azione forte, decisa e ufficiale deve essere presa dall’Amministrazione comunale che in questa ed altre occasioni, e per analoghe situazioni, lo ha fatto, anche se, purtroppo i risultati non si sono visti. E proprio per questo muro di gomma che Girgenti Acque ha innalzato, che anche noi, molto spesso ci sentiamo impotenti. L’amministrazione, invece, ha un potere contrattuale più forte, e crediamo proprio per questo che non si debba fermare alla diffida, ma deve andare oltre e mettere Girgenti Acque, in maniera diretta o tramite l’Ati, dinnanzi alle sue inadempienze e responsabilità e, se la normativa lo consente, applicare anche delle sanzioni amministrative e perché no, anche penali. Perché l’ipotesi di interruzione o di prolungato ritardo nell’erogazione idrica, oltre a causare disagi crea e alimenta una forte tensione sociale.
Io “di persona pirsonalmente” come direbbe il buon Catarella al commissario Salvo Montalbano, avevo scritto una lettera a Girgenti Acque dove evidenziavo che se il cittadino-utente paga la bolletta con 1-2 giorni di ritardo gli viene applicata una mora; se non paga anche perché quei soldi non li ha, gli viene sospesa l’erogazione e “tagliata la presa” dell’acqua. Se invece Girgenti Acque non fornisce l’acqua come da contratto o lo fa con notevole ritardo e in maniera non sufficiente per il fabbisogno giornaliero, il cittadino non ha alcun potere sanzionatorio e non può fare niente.
Il cittadino utente forse no, ma il sindaco, o meglio i sindaci certamente si. Solo loro possono impedire il consumarsi di quello che non è esagerato definire un sopruso che Girgenti Acque quotidianamente compie. Se uno, dieci, cento, mille cittadini si lamentano per un servizio che non funziona, vuol dire che realmente le cose non vanno come dovrebbero andare. Saranno mica tutti impazziti organizzando un complotto contro Girgenti Acque!?
Ritornando al tema iniziale. Un semplice giornale di Provincia può solo dare voce alle Vostre (Nostre) proteste. Non ci esimeremo ancora una volta di evidenziare ed amplificare questo grave dramma che affligge non solo la città di Favara ma tutto il comprensorio servito dall’ente gestore, e vi ringraziamo della stima, fiducia e credibilità che ci riservate.