Una dettagliata relazione in ordine allo stato dell’arte dei lavori per il ripristino della funzionalità del viadotto “Petrusa”. La chiede la Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, con una nota a firma del dirigente, Ing. Andrea Capuani, alla Direzione dell’Anas di Roma. Richiesta che riscontra la lettera del delegato nazionale MNS, Movimento Nazionale per la Sovranità, Domenico Gianluca Filipponi, che sollecitava al Ministro Del Rio per un suo personale intervento per il ripristino del viadotto “Petrusa” demolito per perché ritenuto “pericolante” a seguito della realizzazione della SS 640.
La Direzione Generale per le strade nella nota all’Anas è stata chiarissima e afferma senza ombra di dubbio che la realizzazione del nuovo viadotto “Petrusa” deve essere effettuata dall’Anas così come dichiarato dalla stessa società nel comunicato del 6 marzo scorso, riscontrato dal dirigente, Ing. Capunani. “Codesta Società – scrive Capuani riferendosi all’Anas – informava che: “effettuata un’analisi costi\benefici per valutare la migliore soluzione possibile, il cui esito fa propendere per la demolizione dell’opera e la sua successiva ricostruzione. L’intervento di demolizione (scriveva ancora l’Anas il 6 marzo 2017) è programmato per le prossime settimane e, contestualmente, verranno avviate le attività propedeutiche alla realizzazione del nuovo viadotto”.
In ragione di queste dichiarazioni adesso , a distanza di 3 mesi il superiore Ministero delle infrastrutture e trasporti, in relazione anche ai disagi che quotidianamente i cittadini sono costretti a subire, chiede all’Anas “con cortese sollecitudine, di fornire una dettagliata relazione in ordine allo stato dell’arte dei lavori di ripristino del viadotto Petrusa”. Non sappiano quando e cosa scriverà l’Anas, ma riscontrando la sollecitudine richiesta dal Ministero comunichiamo che nessun intervento è in atto alla data odierna.