Il 2 giugno è il compleanno della nostra democrazia. Sono passati ben 71 anni da quel fatidico Referendum istituzionale del 2 giugno 1946 quando gli italiani scelsero di diventare Repubblica chiudendo definitivamente l’era monarchica di casa Savoia. Inoltre, fu la prima votazione a suffragio universale, donne comprese, indetta in Italia.
Le donne, in particolare, parteciparono attivamente nella RESISTENZA, come la nostra partigiana favarese Antonietta Fava, e si meritarono sul campo di battaglia questo giusto, anche se tardivo, riconoscimento.
Era finita la seconda guerra mondiale, la dittatura fascista, la monarchia e dunque si aprì una nuova stagione democratica. Un po’ in tutta Italia si sono organizzati degli eventi commemorativi al fine di ricordare questi cruciali passaggi altamente democratici e operare sano esercizio della memoria.
L’anno scorso, in occasione della festa della Repubblica, l’amministrazione comunale guidata da Rosario Manganella inaugurò in piazza Cavour una stele dedicata a partigiani e antifascisti favaresi.
Per l’occasione, l’orchestra dell’istituto Comprensivo “V. Brancati” intonò diversi canti come “Bella ciao” e l’inno di Mameli. Si susseguirono diversi e qualificati interventi da parte dell’ANPI locale e delle varie autorità dopo che Frà Giuseppe Maggiore aveva benedetto la stele ribadendo l’importanza della nostra Costituzione nata dalla Resistenza.
Oggi, invece, l’amministrazione comunale non ha organizzato NIENTE come per il 25 aprile e 1° maggio. Silenzio assoluto e tutti in vacanza.
Questo atteggiamento indifferente rispetto a delle commemorazioni così importanti ci preoccupa parecchio.
Auspicando un futuro migliore gridiamo:
W la Costituzione W La Repubblica.
Pasquale Cucchiara – Presidente circolo culturale LiberArci
Vincenzo Cassaro – membro segreteria provinciale ARCI