Il Consigliere Comunale e Capogruppo del gruppo Misto in Consiglio Comunale a Favara interviene sulll’azione intrapresa dal Sindaco Anna Alba nei confronti di Girgenti acque. Secondo il Consigliere Chiapparo alla diffida, fermo restando le inadempienze del gestore, deve seguire l’avvio della procedura di rescissione del contratto e non altra diffida.
“Il Sindaco di Favara- dice Marilì Chiapparo- continua a diffidare Girgenti Acque al ripristino urgente della corretta erogazione idrica contrattualmente prevista.
Lungi dal pensare che l’avv. Alba non sappia quali siano gli effetti giuridici di una diffida, ricordiamo a noi stessi, che la diffida ad adempiere è un atto che palesa la volontà di sciogliere il contratto se l’altra parte non adempie ad un determinato obbligo contrattuale.
Ma il Sindaco non aveva già diffidato Girgenti Acque? E Girgenti Acque non continua ad essere inadempiente?
Per chi ha la memoria corta, il Sindaco, alla prima diffida, aveva ribadito con forza che “Favara è stato l’unico Comune in Provincia, tra quelli gestiti direttamente da Girgenti Acque, ad aver intrapreso questa strada di forte opposizione e che sarà ancora lunga e che vogliamo percorrere fino in fondo con o senza gli altri sindaci dell’ATI”.
Fino in fondo dice…. E allora perchè diffidare nuovamente? Ci insegna l’Avv. Alba che la diffida successiva indebolisce l’effetto risolutivo della precedente e rende irrilevante il comportamento tenuto dal diffidante.
Che alla diffida segua, dunque, la rescissione del contratto!
La Città di Favara non merita questo ennesimo disservizio che, suo malgrado, è costretta a subire.
Non mostri il Sindaco inerzia ed indolenza- conclude la Chiapparo- ma dia un chiaro segnale politico promuovendo l’avvio della procedura per giungere alla rescissione del contratto con il gestore idrico per “ripetute ed innumerevoli” inadempienze, così come promesso in campagna elettorale.
E’ ora di amministrare per il bene dei Cittadini, stando dalla loro parte”.