Ammontano a €.25.890.175,86 i debiti censiti dalla Commissione straordinaria di liquidazione in base alle 387 istanze creditorie pervenute al Comune di Favara, entro il termine fissato del 18 maggio scorso. In realtà i debiti, compresi i mutui accesi nel corso degli anni, sono di molto superiori e vanno oltre i 40 milioni di euro, in quanto bisogna considerare anche i residui passivi alla data del 31 dicembre 2015 ancora non pagati, che andranno a determinare la massa passiva finale, e per i quali la Commissione procederà d’ufficio. Farà parte della massa passiva, ovvero del totale da pagare da parte della Commissione, anche la situazione del contenzioso legale in carico al Comune, nonché l’importo relativo alle spese di liquidazione. Accertato il debito adesso si dovrà pagare!
La Commissione straordinaria di liquidazione, presidente Paolo Ancona e componenti Giuseppe Gaeta e Alessandra Melania La Spina, nella riunione di ieri sera, ha deliberato di chiedere alla Giunta comunale se intende aderire alla procedura semplificata di liquidazione prevista dal Tuel. Una scelta da fare entro 30 giorni, e se riscontrata positivamente, la stessa Amministrazione comunale dovrà assumere impegno di mettere a disposizione della Commissione le risorse finanziarie necessarie per pagare i debiti. In caso di non adesione, invece, la Giunta dovrà motivare il diniego ed indicare le altre modalità e le risorse che si intende mettere a disposizione per far fronte al pagamento della massa passiva. La delibera della Commissione straordinaria di liquidazione, a cura del segretario generale del Comune, sarà trasmessa alla Presidenza del Consiglio comunale ed a tutti i consiglieri nonché la Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali, Direzione centrale per la finanza locale nonché al Prefetto di Agrigento e alla Corte dei Conti, Sezione di controllo per la Regione Siciliana.
Come dovrà avvenire il pagamento dei debiti? Un fatto sembra certo: “Tutte le risorse finanziarie per raggiungere il risanamento dell’Ente debbono essere reperite in ambito comunale”. La Commissione, infatti, chiaramente evidenzia che “a seguito dell’entrata in vigore della Legge Costituzionale n. 03/2001, non è più previsto che lo Stato, possa concorrere, con oneri a proprio carico, al finanziamento dei debiti pregressi tramite mutuo ventennale”. Il Tuel, Testo Unico Enti Locali, indica il percorso per reperire le somme necessarie per contribuire all’onere della liquidazione: alienazione del patrimonio disponibile non strettamente necessario all’esercizio delle funzioni istituzionali; destinazione avanzi di amministrazione dei cinque anni precedenti; contrazione di mutuo con oneri a carico del bilancio ma solo per finanziare le passività dei debiti maturati prima dell’entrata in vigore della Legge Costituzionale del 2001; entrate di nuovo accertamento per imposte, tasse e canoni patrimoniali riferite alle annualità di competenza della Commissione; eventuali proventi della cessione di attività produttive.