“È stata una forma di protesta politica”. Così il consigliere Tonino Scalia ha giustificato il fatto che i consiglieri di opposizione non hanno partecipato alla prima parte della riunione del consiglio comunale che prevedeva al primo punto la surroga del consigliere comunale Rosaria Sciacca per dimissioni volontarie con la prima dei non eletti del Movimento 5 Stelle Danila Baio, della quale vi abbiamo riferito nel precedente articolo.
Entrati in aula proprio quando si stava trattando il quarto punto all’ordine del giorno relativo ai verbali delle sedute precedenti, i consiglieri di opposizione evidenziano un problema nella trascrizione dei verbali dove, pur essendo inserito il risultato della votazione non erano specificati i consiglieri che avevano votato, essendo stato riportato soltanto il risultato numerico della votazione e non i nomi di chi ha votato per cui il punto quindi viene accantonato.
Entrati in partita i consiglieri di opposizione chiedono il prelievo del punto 9 ovvero la discussione sulle problematiche del bilancio stabilmente riequilibrato, proposta che viene sistematicamente bocciata dalla maggioranza dei consiglieri del Movimento 5 Stelle. Non ci sono i presupposti per poter anticipare la discussione, ha detto il capogruppo Sanfratello, anche perché questo è l’ordine che la conferenza dei capigruppo aveva predisposto per la riunione e poi non sembra che ci siano delle novità da discutere in relazione al bilancio stabilmente riequilibrato per il quale l’amministrazione sta ancora lavorando. Si prosegue la discussione secondo l’ordine predisposto con l’approvazione del Regolamento per quanto riguarda gli impianti di videosorveglianza da inserire nel territorio comunale. Quindi si prosegue con la trattazione del punto relativo alla richiesta dell’amministrazione comunale, in riferimento all’articolo 250 del TUEL, di avere impinguato il capitolo relativo alla manutenzione straordinaria delle strade. Anche in questo caso lo schieramento è netto il no dell’opposizione il si del consiglieri di maggioranza. Viene ritirato il settimo punto ovvero la proposta di regolamento per la concessione del patrocinio del Comune per l’utilizzo dello stemma comunale, in questo caso si doveva aggiustare qualcosa nell’atto deliberativo.
La vera battaglia, che si conclude con la maggioranza pentastellata che vanno sotto battuti nella votazione, si consuma con la discussione dell’ottavo punto ovvero la proposta di deliberazione di modifica dell’articolo 35 del regolamento di funzionamento del Consiglio comunale avanzata dalle consigliere di opposizione Giudice. Un argomento che possiamo definire “innocuo” in quando chiedeva di scendere il tempo necessario per la risposta da parte dell’amministrazione comunale da 30 a 15 giorni, ma che si è dimostrato fatale per il Movimento 5 Stelle che come dicevamo è stato battuto durante il voto. La proposta non trova l’accordo tra l’opposizione e la maggioranza poiché i 5 Stelle presentano un emendamento che invece di ridurre a 15 giorni propone 20 giorni. Certo i 5 giorni in più o in meno non è che cambiano molto, ma il risultato del voto è stato veramente clamoroso e forse anche inaspettato. Dopo due ore di discussione anche con una interruzione formale di 10 minuti ma che in realtà si è protratta per più di mezz’ora al momento della votazione dell’emendamento presentato dai 5 stelle il risultato è di 11 a 11 per cui non passa poiché anche il presidente Di Naro ha votato contro l’emendamento presentato dal consigliere del suo stesso gruppo. Stesso risultato per il voto finale della proposta con la riconferma del 11-11 per cui le parti si invertono, ovvero in questo caso il punto non viene approvato. Di conseguenza è come se non fosse successo niente ovvero nessuna modifica viene fatta al regolamento e i giorni a disposizione dell’amministrazione rimangono 30 quando invece sua se passava la modifica dell’opposizione che quella della maggioranza sarebbero stAti ridotti a 15 oppure a 20.
Il banco salta e anche la seduta poiché i consiglieri di opposizione abbandonano l’aula per cui la seduta cade per mancanza di numero legale e viene aggiornata ad un’ora.
Ed infine non poteva mancare il finale a sorpresa ovvero un colpo di coda da parte dei consiglieri di opposizione che rientrano puntualmente in aula dopo un’ora di sospensione. Trascorsi 5 minuti dell’ora fissata per il rientro il consigliere anziano per voti presente in aula Tonino Scalia chiama l’appello, supportato dal Segretario. In aula presenti soltanto 6 consiglieri comunali di opposizione perché il Movimento 5 Stelle ancora non era rientrato in aula e forse non credeva nella fiscalità dei 60 minuti e proprio davanti al portone di ingresso mentre stavano ritornando in aula, i consiglieri, la sindaca e gli altri amministratori hanno avuto la comunicazione che già l’appello era stato chiamato e la seduta quindi rinviata ale 24 ore per mancanza di numero legale, con la nuova riunione per giovedì ore 18.