La fiaccolata di questa sera è una buona occasione per dimostrare, principalmente a noi stessi più che agli altri, se in realtà siamo un tutt’uno con la nostra città o meglio se siamo dei cittadini che vogliono il bene del proprio territorio.
In poche occasioni Favara è scesa in piazza in maniera massiccia, ha dimostrato di essere unita e che scende in piazza e si mobilità con un unico intento. Su tutto mi viene alla mente la manifestazione in sostegno dei concittadini favaresi finiti in carcere a seguito delle manifestazioni di protesta per quanto riguardava il condono edilizio degli anni 80. Quando per le proteste e i successivi blocchi stradali, fatti per difendere, almeno così era nel loro intento, il bene primario della casa, della propria abitazione, furono carcerati e la città scese in piazza a difenderli.
La manifestazione di questa sera, voluta dalla sindaca Anna Alba e condivisa da diverse sigle politiche, sindacali, dell’associazionismo e delle Istituzioni, deve mettere in evidenza proprio questo fatto: “noi vogliamo difendere la nostra casa” e per casa intendo proprio la nostra abitazione ma che va al di là delle quattro mura domestiche, e si estende a tutta la nostra città di Favara, il nostro territorio che finalmente ha trovato un posto importante nel panorama culturale e sociale siciliano, italiano e per certi versi anche mondiale.
Non possiamo rischiare che la nostra città ripiombi in quegli anni bui o che all’esterno venga additata come una città mafiosa, del malaffare, del crimine organizzato, pericolsa o di qualsiasi altra evidenza negativa. Favara non è questo e tutti noi abbiamo il dovere di ribadirlo con forza.
Favara è la città dell’Agnello pasquale, la città di Mendola, di Ambrosini, di Guarino e dei tanti patrioti che hanno dato la propria vita per difendere la libertà e la democrazia; Favara è la città di tutti quelli che hanno fatto del proprio meglio per valorizzare il territorio, della Farm e dei commercianti di piazza Cavour, dei tanti ottimi locali del centro storico, della periferia e di tutto il territorio fatto di eccellenze in tantissimi settori. Favara punto di riferimento dell’intera provincia e, in tantissime occasioni, anche di eventi nazionali ed internazionali.
Proprio per questo tutti i FAVARESI (che volutamente scrivo in maiuscolo) oggi devono scendere in strada con l’unico obiettivo di difendere il proprio territorio, la propria casa, noi stessi e i nostri figli. Da piazza Don Giustino a Piazza Cavour deve essere un unico serpentone di persone, ci deve essere la città, uomini e donne, giovani e anziani che vogliono gridare e ribadire con forza “Favara è la mia casa, FAVARA RIPUDIA LE MAFIE, Favara non può e non deve essere sporcata da nessuno”.